Gabriele Vagnato, noto youtuber e tiktoker con oltre tre milioni di follower, si trova al centro di una controversia giudiziaria a Milano. Il giovane è stato condannato a un anno di carcere, con sospensione della pena subordinata al versamento di una provvisionale di 5 mila euro. La sentenza è stata emessa dal giudice monocratico della settima sezione penale del Tribunale, Paola Braggion.
La condanna è il risultato di un caso di diffamazione a mezzo stampa riguardante un artigiano milanese, identificato come il signor Beppe, erroneamente accusato di furto di biciclette in una delle inchieste di Vagnato pubblicata sul suo canale YouTube nell‘ottobre 2022. Il giudice ha ordinato il sequestro conservativo del video incriminato, oltre al sequestro di circa 7 mila euro effettuato dalla Procura. Inoltre, è stato stabilito un risarcimento di oltre 25 mila e 400 euro a favore del 56enne che è stato vittima dell’errore commesso da Vagnato.
Questa mattina, durante la fase di difesa, l’avvocato Rita Parentela, rappresentante legale di Gabriele Vagnato, ha chiesto l’assoluzione per il suo assistito. Ha spiegato che il giovane youtuber e tiktoker, noto anche per la sua partecipazione a “Viva Rai 2!” selezionato da Fiorello, non aveva alcuna intenzione di diffamare e che nell’immagine pubblicata online il signor Beppe non era riconoscibile.
Nonostante la richiesta di assoluzione, il giudice ha optato per l’accoglimento dell’ipotesi dell’accusa e della parte civile, rappresentata dall’avvocato Consuelo Bosisio.
Il signor Beppe, la presunta vittima dell’accusa di diffamazione, ha commentato l’esito del processo affermando: “Sono contento dell’esito del processo. Però quell’uomo mi ha rubato la vita e la serenità“. Ha aggiunto che a seguito dell’immagine resa pubblica, ha dovuto cambiare casa e continua a prendere medicine, trovandosi coinvolto in una sorta di incubo generato dalla situazione.