Arianna Ninchi è Ada Pace nel terzo appuntamento con ‘Il Segno delle donne’ condotto da Angela Rafanelli

Arianna Ninchi è Ada Pace nel terzo appuntamento con ‘Il Segno delle donne’ condotto da Angela Rafanelli

Una leggenda del motociclismo e dell’automobilismo degli anni Cinquanta, una campionessa intraprendente e audace: Ada Pace, in arte “Sayonara”, interpretata da Arianna Ninchi, è la terza protagonista de “Il Segno delle Donne”, una coproduzione Rai Cultura – Anele, prodotta da Gloria Giorgianni, che Rai Cultura propone mercoledì 15 novembre alle 21.10 su Rai Storia con la conduzione di Angela Rafanelli.

Arianna Ninchi fa rivivere la storia, la personalità e il carattere di Ada Pace rispondendo alle domande di Angela Rafanelli con parole realmente usate dalla pilota in lettere, diari, colloqui con giornalisti e discorsi pubblici, portati alla luce dagli autori, con la consulenza della storica Elvira Valleri.

Per ripercorrere le tappe della sua vita e della sua carriera, il racconto viene scandito in due atti rappresentativi di due momenti emblematici delle sue vicende umane e professionali, supportati da un’accurata trasformazione – trucco e costumi – dell’attrice e dai cambi di ambientazione e di elementi scenici. Inoltre, la narrazione si arricchisce di immagini inedite, filmati di repertorio e interviste a testimoni illustri, come l’ex pilota di Formula Uno Arturo Merzario e i giornalisti Maria Leitner e Luca Gastaldi.

Ada Pace nasce a Torino il 16 febbraio 1924 e, cresciuta nell’officina del padre, sviluppa la passione per i motori. Alla fine degli anni Quaranta, Ada esordisce nel mondo del motociclismo correndo su una vespa e, negli anni successivi, riesce a conquistare tre trofei Gincane. La sua carriera da pilota sembra destinata a restare nell’ambito delle “due ruote” finché, il 21 aprile 1951, si presenta alla partenza della “Torino – SanRemo” vincendo la gara automobilistica contro ogni pronostico. La vittoria di una donna, infatti, non era prevista dal regolamento, tanto che viene premiata solo con un mazzo di fiori. Ma Ada non si fa abbattere: tra il 1957 e il 1962 conquista undici titoli italianipartecipando a numerose competizioni nazionali e internazionali, come il “Gran Premio Libertad” di Cuba, e correndo con le case automobilistiche più prestigiose, come Alfa Romeo, Maserati e Ferrari, rivelandosi una pilota strepitosa e inarrestabile. In arte “Sayonara”, come il saluto giapponese scritto sul retro della sua targa dedicato ironicamente ai piloti sorpassati, Ada Pace sfida tutte le convenzioni del suo tempo, ritagliandosi un posto da “testa di serie” in un ambiente a maggioranza maschile. Dimostra di essere una delle pilote più veloci della storia, fino a quando, nel 1965, viene costretta al ritiro dopo uno schianto contro un autocarro, da cui esce miracolosamente illesa. Nel 1968 sposa Emilio Ribet e insieme adottano un bambino di nome Cesare che, purtroppo, scompare nel 1972 in seguito ad un incidente domestico. Durante gli anni Ottanta Ada Pace partecipa ad alcuni raduni storici: è ormai considerata il “mito dell’automobilismo”, un universo che è riuscita a sconvolgere e rivoluzionare profondamente grazie alla sua tenacia, caparbietà e determinazione.

“Il Segno delle Donne” è una co-produzione Rai Cultura – Anele con Angela Rafanelli, realizzata da Anele. Prodotta da: Gloria Giorgianni. Regia di: Michele Imperio (Maria Signorelli, Titina De Filippo, Maria Montessori) e Marco Spagnoli (Ada Pace, Ave Ninchi, Marta Abba).

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