Alla quarta puntata, il buongiorno di Fiorello e la sua banda è ormai un appuntamento fisso per chi vuole partire con la giusta dose di sorriso e allegria. Fiore trasformista indossa prima i panni di Cristoforo Colombo: l’America, signori, fu si scoperta nel 1492, ma non il 12 ottobre, come si è sempre creduto, bensì, oggi, il 9 novembre: parola di Rosario Tindaro, re dei navigatori. Dalla storia all’attualità, la rassegna stampa si apre con il nostro giornale e il ritorno al nucleare: “Pichetto Fratin, che non è un cartone animato”, ma il ministro dell’ambiente, torna sul nucleare. “In Italia”, annuncia, “faremo il deposito delle scorie nucleari”. Evviva! Dove lo faremo? Ad Amalfi, a Taormina, nel Tigullio, in via Asiago!
Fiorello quindi “torna sul luogo del delitto”, Via Asiago, dopo il trasloco forzato del programma al Foro Italico di Roma e lo fa attraverso lo spot di un’improbabile ed esilarante Immobiliare.shhh, che “non vende sogni ma silenziose realtà”.
Non manca la consueta “frecciatina” all’amico di sempre: Amadeus. E si torna sul nostro giornale per l’articolo che annuncia che il conduttore del festival inviterà la banda dei Carabinieri ad aprire la kermesse. Subito la replica di Fiorello: “Ama, hai dimenticato che davanti all’Ariston quest’anno ci siamo noi”, il passaggio dei cavalli potrebbe essere problematico.
In chiusura la musica, le parole e la magia di Calcutta che ha incantato il glass e il pubblico nella magica cornice del Foro Italico.