David Beckham a cena da Re Carlo.
Dopo aver rotto con il principe Harry e con Meghan Markle, nonostante fossero amici (i Beckham hanno partecipato alle nozze dei duchi di Sussex), l’ex calciatore inglese ha accettato l’invito del sovrano a partecipare a un incontro per parlare della possibilità di avere la carica di ambasciatore della Prince’s Foundation, un ente di beneficenza fondato dal re per aiutare a fornire competenze ai giovani. Beckham ha già ricoperto un ruolo simile agli Invictus Games, la competizione multisportiva per militari e donne malati e feriti fondata dal principe Harry nel 2014.
David Beckham vuole un titolo nobiliare
David Beckham, il celebre ex calciatore e icona della moda, ha accettato l’invito di Re Carlo in persona a partecipare a una cena di gala a Buckingham Palace. La notizia ha sorpreso molti, visto che Beckham aveva recentemente reciso i legami con il principe Harry – il secondogenito del re era suo amico di lunga data – a causa delle sue dichiarazioni contro la monarchia. Secondo alcune fonti, Beckham avrebbe voluto mostrare il suo rispetto per il sovrano e la sua famiglia, nonostante le divergenze con il duca di Sussex. Altri, invece, hanno ipotizzato che si tratti di una mossa strategica per rafforzare la sua immagine pubblica e i suoi interessi. Secondo una fonte del Sun l’ex star inglese David Beckham vorrebbe un titolo nobiliare: “Non è un segreto che lui voglia un giorno diventare Cavaliere e molte persone si chiedono perché non lo sia già dopo tutto quello che ha fatto. Connettersi con il re, piuttosto che con Harry, sicuramente lo aiuterebbe in questo”.
Il titolo sfumato di Beckham
Nel 2017, la moglie di David Beckham, Victoria, ha ottenuto il titolo di dama per i suoi meriti nel campo della moda. L’ex calciatore, invece, aveva visto compromesse le sue chance di diventare cavaliere a causa del suo coinvolgimento nello scandalo fiscale che ha riguardato i film di Ingenious, in cui erano coinvolti anche altri soggetti, tra cui il suo ex compagno di squadra Wayne Rooney. Tutti loro hanno perso la causa contro il fisco britannico, che ha preteso il pagamento di 700 milioni di sterline di tasse evase.