Vade retro trap! Non c’entra nulla con la trasgressione in musica

Vade retro trap! Non c’entra nulla con la trasgressione in musica

(di Tiziano Rapanà) La musica trap non mi sembra straordinaria. Tra linguaggio sboccato, al limite della descrizione di immagini volgari e violente, e basi sempliciotte costruite al computer, questo genere musicale è la negazione di tutto quello che è stato il bel canto popolare (da Domenico Modugno a Toto Cutugno). Se questi sono i miti dei giovani… annamo bene. I ragazzi, da quello che mi pare di capire, amano le degenerazioni in campo artistico e non le trasgressioni, ossia le crepe al muro del pensiero comune. Questi giovincelli sanno tutto di questi nuovi antieroi e non sanno nulla di Serge Gainsbourg, il cantore dell’eros più sfacciato e scandaloso. Lui era il poeta della canzone francese, che ti citava – in un testo – Paul Verlaine e Baudelaire. Questi nuovi cantanti ignorano la presenza artistica di Pietro Aretino o Cecco Angiolieri. Non sanno cantare, usano l’auto-tune che serve a correggere l’intonazione. Ha ragione Al Bano, la “compu-music” (come la chiama lui) è la fine di tutto. Non dico mica di tornare alla bella voce di Luciano Tajoli, è giusto accogliere quello che riserva il futuro, ma è giusto ribadire che la musica è un’altra cosa. Ed è la bella canzone ingegnata da un valido melodista, il bell’acuto che emoziona, l’abc della musica leggera nostrana che ha conquistato il mondo intero. Se uno è proprio interessato all’aspetto irregolare e provocatorio della canzone, deve guardare indietro ed evitare di fare riferimento al mesto presente. Sulle piattaforme, un ragazzo può ascoltare l’intera discografia di David Bowie, Jimi Hendrix, dei Throbbing Gristle e di tanti artisti noti nel panorama mainstream e underground. La ricerca dell’ecumenismo è stupida e non è il caso di aprire dei chiringuito con musica spogliata dalle esagerazioni, al posto delle bibite da servire. Ma un conto è ascoltare un capolavoro come Cocaine (e comunque Eric Clapton – non è sua, ma tutti la conoscono nella sua versione – sostiene sia un brano contro la droga) e un altro conto è dare retta alle puttanate che si ascoltano oggi.

tiziano.rp@gmail.com

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