Dall’11 ottobre, in prima serata su Canale 5, arriva la fiction “Anima gemella”.
Protagonisti Daniele Liotti e Chiara Mastalli, nei panni di un chirurgo vedovo e di una sedicente medium. A “Tv, Sorrisi e Canzoni” l’attore racconta come si è preparato per questo ruolo. “Ho indossato a casa il camice, per sentirlo comodo. Poi mi hanno dato lo strumento per la pressione e l’ho misurata a chiunque venisse a casa mia”, commenta divertito.
Thriller, amore e paranormale
A dare il via alla vicenda il bisogno del protagonista di trovare una spiegazione all’improvvisa morte della moglie (Valentina Cervi). “Carlo è un chirurgo, dunque un uomo di scienza, che si ritrova a fare i conti con qualcosa che non riesce a spiegare razionalmente”, spiega Liotti. “È un uomo che ha un lutto da elaborare ma ha anche voglia di cullarsi nei suoi ricordi, e chiedersi se possa esistere una eternità nei sentimenti, e in particolare nell’amore per le persone care”. In questo momento di fragilità incontra Nina (Chiara Mastalli), una truffatrice che si spaccia per medium e spilla soldi alle persone in lutto. Con il tempo, però, scopre di avere davvero doti paranormali. Grazie a questi poteri soprannaturali riuscirà a fare chiarezza sul mistero che circonda la morte della donna.
Daniele Liotti: “Misuravo a tutti la pressione”
L’attore ha preso molto sul serio il ruolo, diventando “medico” e visitando chiunque lo andasse a trovare: “Ho indossato a casa il camice, per sentirlo comodo. Non mi dispiace, dà subito un’aria di credibilità. Poi mi hanno dato lo strumento per la pressione e l’ho misurata a chiunque venisse a casa mia: ospiti, amici… E con lo stetoscopio ascoltavo il battito cardiaco di tutti. Infine ho fatto il corso di primo soccorso: cosa fare se una persona perde conoscenza, come sentire il battito cardiaco sul collo o sul polso… mi sono documentato insomma”.
“Avrei voluto fare il medico”
D’altra parte la medicina è quel “piano B” che Liotti aveva nel cassetto nel caso non fosse riuscito a sfondare con la recitazione. “È l’unico altro lavoro che avrei voluto fare se non avessi fatto l’attore. La medicina mi interessa da sempre”, ammette. “La mia compagna Cristina (D’Alberto Rocaspana, attrice, ndr) dice scherzando che sono il medico di casa! All’università presi Giurisprudenza per accontentare mio papà, ma dopo i primi esami volevo passare a Medicina e a Psichiatria. Il mistero della nostra mente è così affascinante”.
“La mia anima gemella è mia moglie”
Per quanto riguarda l’amore e il concetto di anima gemella, che nella fiction sconfigge anche la morte, Liotti crede di averla trovata nella moglie Cristina: “Molte cose di lei fanno parte della mia idea di anima gemella. E’ una donna meravigliosa, ci siamo riconosciuti e innamorati. C’è la quotidianità: le sfide, le difficoltà, il cadere e rialzarsi sempre… ma provando a tenersi sempre per mano”.