Max Cavallari ricorda Bruno Arena ad un anno dalla sua morte: “Ti amerò per sempre… aspettami”

Max Cavallari ricorda Bruno Arena ad un anno dalla sua morte: “Ti amerò per sempre… aspettami”

Max Cavallari ricorda Bruno Arena ad un anno dalla sua morte con due commoventi post social: “Ti amerò per sempre… aspettami”, ha scritto il comico su Facebook condividendo uno scatto dell’amico di una vita oltre che partner nel duo Fichi d’India, scomparso il 27 settembre 2022 a 65 anni per le conseguenze di un aneurisma cerebrale, che lo aveva colpito nel 2013. “È passato un anno…La nostra è stata una vera favola…Ci siamo divertiti tantissimo…ma da lassù lo so che mi guardi e mi dai forza…”.

In un altro post pubblicato questa volta su Instagram, invece, Cavallari condivide una foto in cui è insieme all’amico Bruno e scrive: “Oggi 1 anno che te ne sei andato, ti avevo detto di non spegnere la luna, ma tu l’hai spenta… Ma io la riaccendo… perché fichi si nasce… ma amici si diventa. Ti amerò per sempre”.

Partner professionali, ma soprattutto compagni di vita

Poco dopo la sua morte a “Verissimo” Cavallari aveva detto: “Quando si è sentito male la prima volta eravamo insieme, stavamo registrando sul palco di Zelig. Bruno stava facendo il dinosauro e improvvisamente è caduto. Ricordo che gli dissi: dai Bruno ma cadi sempre! Ma lui non si rialzava e sbatteva forte la mano contro la parete. Ci stava chiedendo aiuto”.

A “Le Iene” poi Max aveva voluto ricordare Bruno Arena così, con quell’ironia che accomunava i due comici: “Eravamo completamente diversi. Lui, per esempio, amava lo sport e io il giardinaggio, lui i primi e io i secondi, lui andava in bicicletta, mentre a me piacevano le macchine d’epoca. Ricordo che un giorno è venuto a Mediaset in bici, mentre io con una vecchia Porche. Quel giorno Piersilvio Berlusconi ci ha visti, ha guardato i due mezzi e ci ha chiesto se guadagnassimo uguale” e ha poi aggiunto: “Quando lui è andato in coma io mi sono un po’ chiuso, non volevo fare più niente, ma i fan mi sono venuti a cercare per dirmi di continuare. Bruno mi ha guardato negli occhi, perché noi solo con lo sguardo ci capivamo, e mi ha detto di andare avanti”.

L’ictus sul set di Zelig

Nel 2013 l’artista era stato colpito da un’emorragia cerebrale dovuta a un aneurisma durante la registrazione di una puntata di “Zelig”. Era stato ricoverato per mesi in ospedale, poi in una clinica di riabilitazione e gradualmente aveva recuperato alcune abilità e funzionalità. L’ictus aveva comunque lasciato dei segni indelebili e l’attore si muoveva sulla sedia e faceva fatica a parlare.
Il 5 aprile 2014 Arena aveva fatto il primo ritorno in pubblico allo Stadio San Siro durante la partita che vedeva l’Inter (di cui era tifoso) affrontare il Bologna.
Poche settimane prima di morire era riapparso in una foto insieme all’amico Max Cavallari.

La carriera

Nato a Milano il 12 gennaio 1957, di origine messinese da parte di padre, aveva frequentato il liceo artistico, per poi iscriversi all’ISEF e divenire insegnante di educazione fisica.
Nel 1984 fu coinvolto in un grave incidente automobilistico che lo obbligò a sottoporsi a diverse operazioni chirurgiche, con la perdita parziale della vista da un occhio. Proprio su questo incidente, di cui portava i segni sul volto, Arena parlava spesso nei suoi spettacoli sdrammatizzando con battute sulla propria “bruttezza”.
L’incontro con Max Cavallari diede vita al duo dei Fichi d’India. Con Cavallari si erano conosciuti nel 1988 e avevano fondato il duo che aveva avuto un grande successo in alcuni programmi Mediaset come “La sai l’ultima?”, “Zelig” e “Colorado”.

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