Travis Scott al Circo Massimo, assessore: “Non decide Sovrintendente”

Travis Scott al Circo Massimo, assessore: “Non decide Sovrintendente”

“C’è stata una polemica sul concerto di Travis Scott, una polemica sterile. Al Circo Massimo con 60 mila ragazzi di età media di 20 anni ci sono stati zero incidenti”. Così Alessandro Onorato, assessore ai Grandi eventi di Roma Capitale, in merito alla polemica sorta per il concerto di Travis Scott. Le parole di Onorato si riferiscono allo sfogo della direttrice del Parco archeologico del Colosseo, Alfonsina Russo, che, dopo il concerto di Travis Scott nel quale -ha precisato- non si sarebbero rispettate le sue prescrizioni in materia di decibel e comportamento del pubblico, ha chiesto lo stop dei concerti al Circo Massimo.

Le polemiche
“Sentire la sovrintendente dire: ‘al Circo Massimo bisogna fare solo l’opera o il balletto’, ecco… fortuna che non decide lei cosa si fa al Circo Massimo”, aggiunge Onorato ricordando che al concerto di Scott “un ferito c’è stato ma fortunatamente sta bene: È un ragazzo che si è fatto male non al Circo Massimo, al concerto, ma nell’area archeologica del Colosseo, dove la direttrice è proprio la dottoressa Alfonsina Russo che ha generato la polemica. Quindi forse se la direttrice avesse controllato meglio il suo sito, magari il ragazzo non si sarebbe fatto male”. “Mi ricorda i nostri genitori che trent’anni fa guardavano con sospetto i ragazzini che amavano Vasco Rossi – continua Onorato riferendosi a Russo – Mi sembra quindi una polemica surreale e mi fa arrabbiare che 60 mila ragazzi si sono divertiti, sono usciti composti, però i loro salti di gioia hanno magari infastidito qualche Vip annoiato in terrazza mentre mangiava il gelato. È giunta l’ora di capirli i ragazzi e capire cosa vogliono, mentre noi facciamo polemiche sterili”.

Condanna invece quanto accaduto al Circo Massimo il sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi, che giudica anche “ineccepibile la posizione di Alfonsina Russo, direttrice del Parco Archeologico del Colosseo”. “Le prescrizioni di Alfonsina Russo – afferma Sgarbi in una nota – sono corrette e non escludono l’opportunità di concerti al Circo Massimo, ma indicano i comportamenti da tenere che valgono per chi appartiene alla società civile. Esaltazioni indemoniate, spray al peperoncino e decibel così esagerati da far pensare a un terremoto sono aberrazioni che vanno oltre ogni norma e richiedono sanzioni individuali. La sovrintendenza comunale e quella nazionale conoscono e sono tenute ad applicare, senza mediazioni, i principi della tutela. Fra i quali anche il contenimento dei decibel che, come registrato, possono essere pericolosi per le strutture archeologiche del Palatino. Durante il concerto – prosegue il sottosegreatrio – sono mancati la buona educazione e il rispetto delle norme da parte del pubblico, ma anche la consapevolezza del luogo da parte di Travis Scott e della sua organizzazione. Il Circo Massimo richiede rispetto e compatibilità anche per la più pregevole interpretazione musicale. Alfonsina Russo ha indicato e ribadito questi principi elementari che non possono essere materia di discussione. Il concerto avrebbe avuto successo anche senza superare i limiti”. 

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