Diffamazione, violazione del contratto e danni morali. Con queste accuse, la cantante lirica Anna Netrebko ha fatto causa al Metropolitan Opera di New York, dove le sue esibizioni erano state cancellate dopo lo scoppio della guerra in Ucraina. La cantante russa, naturalizzata austriaca, ha citato il teatro in giudizio chiedendo 360 mila dollari di danni.
Il rifiuto di esibirsi alla Scala A dare la notizia è l’emittente britannica Bbc. Anna Netrebko era stata criticata per le sue posizioni a favore del presidente russo, Vladimir Putin. La soprano, tra le più amate al mondo, nei primi giorni della guerra in Ucraina è divenuta ancora più nota per avere rifiutato di esibirsi alla Scala dopo che era stato dato un out-out dato al suo mentore, il maestro Valery Gergiev. Le sue dichiarazioni le sono costate polemiche e cancellazioni, oltre alla rottura della collaborazione con il Met di New York, dove si esibiva da vent’anni. Secondo quanto riporta la Bbc, “su pressione del Metropolitan” la soprano aveva poi condannato l’invasione russa dell’Ucraina.
“Danneggiato rapporto con il pubblico” Nella denuncia contro il teatro Anna Nebrebko, oltre a contestare i reati di diffamazione e violazione del contratto, ha dichiarato di avere subito un grave danno emotivo dalla decisione di allontanarla presa dal teatro statunitense. Infatti, a suo parere, così facendo è stato “danneggiato il rapporto” della cantante con il suo pubblico. La direzione del teatro ha replicato definendo “infondate” le accuse contenute nella denuncia.