Caterina Balivo dice la sua riguardo il licenziamento di Barbara d’Urso

Caterina Balivo dice la sua riguardo il licenziamento di Barbara d’Urso

Caterina Balivo torna in onda su Rai 1 con La volta buona dall’11 settembre 2023. Una nuova avventura per la nota conduttrice che segna il suo ritorno nella prima rete della TV pubblica, in tempi di grandi cambiamenti. Sia per Mediaset che per la Rai la prossima stagione televisiva rappresenterà una rivoluzione per diversi programmi televisivi. Ad esempio, da settembre il pubblico di Canale 5 non ritroverà Barbara d’Urso a Pomeriggio Cinque.

Un’uscita di scena, la sua, che inevitabilmente fa parlare ancora oggi. A dire la sua ci pensa anche la Balivo, in una nuova intervista per Il Corriere della Sera. Quest’ultima ammette di non sapere cosa c’è stato dietro questo addio. La conduttrice comprende comunque il dispiacere della collega. Ecco cosa ha dichiarato al riguardo:

“Barbara è una grande professionista, a livello emotivo capisco il suo dispiacere per non aver potuto salutare il suo pubblico, non è stato bello… Se la inviterò come ospite? Ci sarà la fila per intervistarla, immagino di vederla da Mara Venier più che da me”

Intanto, ci si chiede se la Balivo si senta al momento una seconda scelta. Questo perché la Rai aveva inizialmente proposto a Lorella Cuccarini di condurre il suo nuovo programma. Quest’ultima ha fatto sapere di aver rifiutato la proposta e che sarà ancora un’insegnante di Amici di Maria De Filippi. Ecco cosa ne pensa Caterina:

“Lorella è una grande professionista e può dire quello che vuole. Io ho sorriso perché è una sliding door che si ripete, mi avevano proposto Festa Italiana perché Romina Power rifiutò il programma. Corsi e ricorsi: sono sempre stata grata a quella rinuncia”

Ed ecco che Balivo parla anche degli addii di Fabio Fazio e Berlinguer alle reti Rai. A detta sua la politica è troppo presente nella TV di Stato? La conduttrice non crede che sia stato cacciato qualcuno, ma che questi addii siano dovuti a delle scelte personali. Inoltre, fa notare che è già successo in passato, anche ad altri grandi conduttori “di essere stati accompagnati alla porta”. Eppure in questo cosa le sono sembrate tutte delle “scelte individuali di persone che sono comunque legate alla politica”.

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