Come comunicato dal promotore dell’evento Live Nation Middle East, l’evento previsto il 28 luglio per il lancio del nuovo album Utopia è stato annullato per “complessi problemi di produzione”
Dopo giorni di incertezze, il concerto di Travis Scott per il lancio del nuovo album Utopia previsto il 28 luglio alle Piramidi di Giza in Egitto è stato ufficialmente cancellato. “Sfortunatamente, nonostante i maggiori sforzi, complessi problemi di produzione hanno fatto sì che lo spettacolo non potesse essere costruito nel deserto” ha spiegato in un comunicato diffuso sui social media Live Nation Middle East, promotore dell’evento. Nonostante la ragione addotta per l’annullamento del concerto, diverse fonti ritengono che il Sindacato dei Musicisti Egiziani, incaricato di rilasciare i permessi necessari, abbia revocato l’autorizzazione perché l’evento “contraddice l’identità culturale del popolo egiziano”. Il Sindacato ha preso la decisione dopo aver effettuato un accurato esame dei contenuti social su Scott, dai quali sarebbe emerso il compimento nei concerti di “strani rituali” in contraddizione con “i nostri autentici valori e tradizioni”. Non è tuttavia chiara la natura dei rituali contestati.
CAMBIAMENTO DI PROGRAMMA
Non è la prima volta che il Sindacato egiziano blocca lo svolgimento di eventi musicali nel Paese. Nel 2017 l’autorità aveva vietato l’esibizione del gruppo indie rock libanese Mashrou’ Leila a Il Cairo dopo che gli spettatori avevano sventolato bandiere arcobaleno in sostegno della comunità LGBTQ+. Scott, che lo scorso giugno ha scampato le incriminazioni per la tragedia avvenuta nel 2021 all’Astroworld Festival di Houston, in Texas, dove dieci persone hanno perso la vita sotto il palco, aveva annunciato che il concerto alle Piramidi sarebbe stato trasmesso in live-streaming. L’evento si sarebbe svolto in concomitanza con l’uscita dell’ultimo album Utopia, che è stato a lungo rimandato e che sarà comunque accompagnato dall’uscita del film d’azione Circus Maximus.