Oppenheimer, scovato un errore storico nel film di Nolan

Oppenheimer, scovato un errore storico nel film di Nolan

Una scena ambientata nel 1945 mostra la bandiera americana con 50 stelle, ma all’epoca gli Stati erano solo 48

La folla festante non trattiene sorrisi e applausi e sventola bandiere a stelle e strisce alla volta del padre della bomba atomica Robert J. Oppenheimer, protagonista di Oppenheimer, il film di Christopher Nolan in sfida al botteghino contro Barbie di Greta Gerwig. La scena, però contiene un errore storico che non è sfuggito agli spettatori più attenti e, in particolare, all’utente Twitter Andy Craig, che ha evidenziato l’imprecisione che circonda il personaggio interpretato da Cillian Murphy. “È stato bello e tutto, ma sarò il tizio che si lamenta del fatto che abbiano usato bandiere a 50 stelle in una scena ambientata nel 1945. Nel 1945, infatti, la bandiera degli Stati Uniti aveva solo 48 stelle, perché l’Alaska e le Hawaii non facevano ancora parte della nazione. L’attuale versione con 50 stelle è stata invece issata per la prima volta il 4 luglio 1960. In altre scene del film, tuttavia, compare la bandiera corretta. Secondo un altro utente Twitter, l’errore in realtà non sarebbe tale, bensì una scelta intenzionale del regista, perché “le scene a colori sono dalla prospettiva di Oppenheimer, mentre le scene in bianco e nero da un’altra. Questo sarebbe un ricordo di Oppenheimer dalla sua memoria odierna che ha 50 stati sulla bandiera”.

CRITICHE DALL’INDIA

Oppenheimer ha suscitato polemiche anche in India a causa di una scena di sesso che include la citazione di un brando del Bhagavad Gita, testo sacro all’induismo. Dopo lo scoppio della prima bomba nucleare, il fisico protagonista recita all’amante, la psichiatra Jean Tatlock (interpretata da Florence Pugh), alcuni versi del dio Krishna: “Sono diventato la morte, il distruttore dei mondi”. La scena risulta piuttosto realistica, perché Oppenheimer aveva studiato il Sanscrito e citava spesso brani in lingua originale. La destra induista indiana, però, ha lamentato un “attacco all’induismo”. In una lettera aperta Uday Mahurkar, esponente della Commissione per l’Informazione, ha definito la scena “un assalto diretto alle credenze religiose di un miliardo di indù tolleranti” e ha ipotizzato una guerra e una cospirazione nei confronti della comunità indù. Il ministro per la Cultura e l’Informazione Anurag Thakur ha chiesto il taglio della sequenza, ma nonostante le critiche, nel primo giorno di uscita nelle sale Oppenheimer ha scalato il botteghino.

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