Madame verso il processo per falsi vaccini Covid

Madame verso il processo per falsi vaccini Covid

Dopo l’arrivo dell’avviso di chiusura delle indagini preliminari per 25 persone coinvolte nell’inchiesta della Procura di Vicenza sulle false vaccinazioni anti-Covid per ottenere il green pass, ora tutte rischiano il processo, inclusi i medici coinvolti e nomi noti dello spettacolo e dello sport come la cantante Madame e la tennista Camila Giorgi. Gli indagati hanno 20 giorni di tempo per depositare memorie difensive contro le accuse, a diverso titolo, della commissione di reati di peculato, corruzione e falso ideologico, l’ultimo dei quali contestato proprio a Madame e a Giorgi.

Secondo l’accusa due medici, Daniela Grillone Tecioiu ed Erich Volker Goepel, avrebbero ricevuto denaro in cambio del rilascio di un elevato numero di certificazioni fasulle su vaccinazioni anti-Covid che non sarebbero mai avvenute. In particolare, la dottoressa Grillone aveva dichiarato di aver acconsentito alla simulazione perché convinta della dannosità degli effetti collaterali del vaccino necessario per l’ottenimento del green pass, senza il quale coloro che avevano chiesto di evitare la somministrazione non avrebbero potuto lavorare. Dopo le segnalazioni di una quantità sospetta di vaccinazioni compiute nei rispettivi studi, i due medici sono stati sottoposti agli arresti domiciliari, misura in seguito annullata per entrambi.

Negli scorsi mesi Madame aveva spiegato l’accaduto in un post. “Sono nata e cresciuta in una famiglia che per vari motivi ha iniziato a dubitare dei medici e delle misure della medicina tradizionale spingendosi a ricerche alternative. In effetti non solo non ho eseguito prontamente il vaccino del Covid, ma non ho altri vaccini” aveva scritto. “Si fa presto a partire dalla ricerca di un’alternativa e finire in un girone infernale di complottismo. Durante il Covid i miei ci cascano”. Dopo aver acquisito informazioni dai medici, la cantante aveva però scelto di procedere ugualmente alla vaccinazione: “Stavo dunque prenotando un vaccino a Milano, quando mia madre mi avvisa che l’avrei fatto con lei a Vicenza. Una volta arrivata a Vicenza capisco che la sua posizione non era cambiata”. Il cambiamento definitivo è arrivato in seguito alla telefonata della Questura, perché “questa situazione mi urla in faccia che devo fare una scelta, prendere coraggio e fare la mia ultima mossa”. Madame aveva concluso il messaggio con un appello: “Non abbiate paura. Perché la paura blocca la vita”.

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