Un viaggio nella carriera di Sergio Zavoli con “Diario di un cronista”

Un viaggio nella carriera di Sergio Zavoli con “Diario di un cronista”

Una straordinaria raccolta di oltre mezzo secolo di inchieste e reportage, capaci di raccontare l’evoluzione del nostro Paese nella seconda metà del Novecento: è “Diario di un cronista”, il programma di Sergio Zavoli del 2001 che sarà pubblicato da Rai Teche su RaiPlay.


In ogni puntata viene affrontato un tema diverso, attraverso un montaggio di sequenze riprese da alcuni dei programmi più celebri di Zavoli (“Processo alla tappa”, “Nascita di una dittatura”, “Viaggio nel Sud”, “La notte della Repubblica”, “Viaggio nella Giustizia”, “Credere non credere”) – di cui ricorre quest’anno il centenario della nascita – ma anche dalle tante rubriche, a partire dallo storico “Tv7”.


Un “diario televisivo” che consente di tornare sui momenti più significativi di una carriera eccezionale, cominciata in radio e proseguita sul piccolo schermo sempre sperimentando nuovi format e modelli di linguaggio. Come pochissimi altri, Zavoli ha saputo raccontare il dramma del terrorismo (“Le tre vie”, sul sequestro Moro) e il cinema d’autore (“Zoom su Fellini”), la mafia (“Crimine o aria che cammina”) e il problema della tossicodipendenza (“Un viaggio nel niente”), lo sport con il caso Eddie Merckx al Giro d’Italia del 1969 o un evento storico come la liberazione di Mussolini dalla prigione del Gran Sasso nel 1943. Se poi si pensa a un documento unico nel suo genere come il servizio radiofonico “Clausura” (Prix Italia 1958), registrazione della vita in un convento di carmelitane scalze degli anni Cinquanta ripresa tre decenni dopo dallo stesso giornalista per una versione tv, l’opera complessiva di questo maestro dell’informazione si conferma per il suo valore di testimonianza, oltre che fonte d’ispirazione ed esempio di altissima qualità.

Torna in alto