Ecco il festival che invita a spegnere la tv

Ecco il festival che invita a spegnere la tv

(di Tiziano Rapanà) Ebbene sì! Sono contento e non riesco a non esternare questo moto incontrollato di felicità! Mi appare come un fulmine, nel deserto dell’immaginazione, un’illustrazione. È un acquerello, dai contorni non tanto definiti, che raffigura lo stagno dei miei dubbi. Non è bello da vedere, ma si avvicina sempre di più. Avverto la sua aura minacciosa, mi parla: “Tiziano, non confondere la felicità con l’euforia! Non cadere nella trappola della superficialità. Non definire una cosa così tanto complessa”. Oddio, lo stagno parla! Eppure ha ragione, ma come posso definire un sorriso che non è un accenno di garbo, un annuire ad un momento festoso. È contentezza, puro giubilo che svolazza incontrollato. Prima di cantare (in lode all’evento) Coniglietto dei Romans, vi spiego tutto. Stanno arrivando – tutte per voi – quattro giornate di musica, arte e cultura al parco dell’Acqua a Rapolano Terme in provincia di Siena con il festival TVSpenta dal vivo. Sì, si celebra il mondo che va avanti nonostante la televisione. Uscire, amare, capire, riflettere, ponderare, agire piuttosto che rimuginare. E la tv? Rigorosamente spenta. Il presidente del consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, esprime un pensiero condivisibile: “L’idea di spengere le televisioni e ritrovare la socialità, lo stare insieme e la voglia di cambiare stile di vita ed abitudini può essere un buon esempio per il territorio della Toscana, che guarda al futuro con le nuove tecnologie e nella sostenibilità ambientale”. L’associazione TVSpenta, da tempo, si muove per la valorizzazione delle cose che valgono. Un’aurora è sempre la meraviglia del creato che si rispecchia agli occhi dei distratti. E non la troverete in un nessun palinsesto. Ed ora, una breve segnalazione dei vari artisti che si esibiranno: Alais, Calzeeni, Clap!Clap!, Elettro Guzzi, Gazebo Penguins, Ginevra, Lim, Rhabdomantic Orchestra, sasso, Sorry, Sprints, Vipra. Ecco, ora posso dirlo: Spartaco è tornato ed ha spezzato le catene del conformismo, che inquina la voglia di riprendersi la vita.

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