Mara Venier non farà la fine della d’Urso

Mara Venier non farà la fine della d’Urso

Tra tanti cambiamenti, c’è un punto fermo in Rai. E quel punto fermo si chiama Mara Venier alla conduzione di Domenica In. A settembre la conduttrice veneta tornerà in sella allo storico programma festivo della rete ammiraglia della Tv di Stato. Lo aveva già annunciato nelle scorse settimane, chiudendo la stagione 2022/2023 del varietà. Lo ha ribadito all’Ansa il 2 luglio. Visti i tempi che corrono, meglio sottolineare ciò che pare scontato, perché a volte, di scontato c’è poco. Vedasi il caso Barbara d’Urso che, nel salutare il suo pubblico di Pomeriggio 5, aveva assicurato che sarebbe riapparsa a settembre. Si sa come è andata a finire: nella giornata di ieri Mediaset ha diramato un comunicato spiegando che la 66enne campana è fuori dal progetto Pomeriggio 5 (molto probabilmente la guida del talk passerà nelle mani di Myrta Merlino).

Ora comincerò a lavorare con il mio gruppo: sempre quello, perché squadra che vince non si cambia. Ci sarà il mio nuovo direttore (dell’intrattenimento daytime Rai ndr) Angelo Mellone, con il quale ho già avuto degli incontri molto belli, calorosi.
Dobbiamo cominciare. Ammetto che ancora non c’ho messo la testa sopra. Ho appena finito”. Così la Venier all’Ansa. Da ora in poi il suo referente non sarà più Stefano Coletta, bensì Mellone che nella girandola di nuove nomine è divenuto il diretto dell’intrattenimento daytime Rai.

Gli impegni professionali per la ‘Zia’ sono finiti e ora è tempo di vacanze. La si vedrà però su Rai Uno il 4 luglio al timone del Premio Biagio Agnes, il riconoscimento internazionale di giornalismo e informazione intitolato allo storico direttore generale della Rai. Il programma è già stato registrato. Ad affiancare Mara Venier c’è stato un suo collega e amico Alberto Matano. Tra gli ospiti dell’evento ecco Al Bano, Fausto Leali e Arisa.

Tra i premiati di quest’anno, la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola (Premio per le istituzioni europee); Stefania Battistini del Tg1 e Lorenzo Cremonesi del Corriere della Sera, per la loro testimonianza lucida e puntuale della guerra in corso tra Ucraina e Russia (Premio reporter di guerra); Francesca Paci, cronista de La Stampa, per il racconto sulle donne iraniane (Premio carta stampata).

Premi anche per Fiorello, che ha fatto il botto con Viva Rai2! (Premio per la Tv); per il fenomeno cult di Mare Fuori (Premio generazione streaming); per Il nostro generale, la serie con protagonista Sergio Castellitto su Dalla Chiesa (Premio fiction); per Dante, il film sul Sommo Poeta diretto da Pupi Avati (Premio cinema).

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