John Legend diventa papà per la quarta volta: il piccolo è nato da madre surrogata

John Legend diventa papà per la quarta volta: il piccolo è nato da madre surrogata

John Legend e sua moglie Christine Teigen sono diventati genitori per la quarta volta. 

La celebre coppia, sposata dal 2013, ha dato il benvenuto al piccolo Wren Alexander Stephens, nato da madre surrogata. Solo cinque mesi fa, a gennaio, il cantante e la modella avevano avuto il loro terzo figlio, che i due avevano festeggiato come “un vero e proprio miracolo”, dopo la perdita del loro bambino due anni prima a causa di un distacco della placenta.

A dare il lieto annuncio la stessa showgirl e conduttrice televisiva con un post pubblicato su Instagram. “Vogliamo ringraziarti per questo dono incredibile che ci hai fatto, Alexandra – ha scritto riferendosi alla madre surrogata, Alexandra Ryan – e siamo felici di annunciare al mondo che lui è qui e con un nome che lo lega per sempre a te, Wren Alexander Stephens“. La famiglia Legend-Teigen diventa sempre più numerosa: adesso, infatti, conta sei membri. Oltre che del piccolo Wren Alexander, i due sono genitori di Luna SimoneMiles Theodore ed Esti Maxine, nati rispettivamente nel 2016, 2019 e 2023.

Gestazione surrogata, le motivazioni di Christine Teigen

In un lungo messaggio, Christine Teigen ha spiegato perché ha deciso di ricorrere a una madre surrogata per il piccolo Wren. “Dopo aver perso Jack, non pensavo sarei più stata in grado di portare in grembo alcun bambino. Le persone intorno a me non volevano che corressi il rischio di provare ancora quel dolore – ha spiegato la modella – Così, nel 2021 ci siamo rivolti a un’agenzia di madri surrogate. A un certo punto, però, mentre stavo affrontando un percorso di terapia, sono andata da John e gli ho detto che avrei voluto provare a diventare madre un’ultima volta”. 

Come spiegato da Teigen, incontrare Alexandra Ryan, la donna che ha dato alla luce il suo quarto figlio, è stata una vera fortuna: “Ho subito capito che sarebbe stata perfetta, dal primo momento in cui abbiamo parlato con lei. Volevo essere sua amica, volevo che i nostri figli giocassero insieme, volevo mangiare con lei, volevo mettere il mio orecchio sulla sua pancia e ascoltare il battito del cuore di mio figlio. Volevo che restasse nella mia vita per sempre, e lo voglio ancora”.

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