Jennifer Di Vincenzo, portabandiera del mangiare bene abruzzese in tv

Jennifer Di Vincenzo, portabandiera del mangiare bene abruzzese in tv

(di Tiziano Rapanà) Il caldo picchia e non sono bravo a incassare. Non ho il fisico del boxeur e non sono nemmeno un buon tanguero, perché poi il tango dà il meglio di sé nel casquè. Rischio comunque e sarò goffo, pazienza. Mi darò al tango, nonostante me, per non pensare alle cose che non vanno in tv. Una su tutte: si fa poca divulgazione enogastronomica. Informazione e cultura del territorio devono essere i capitelli che reggono un racconto sempre troppo zoppicante. Le belle eccezioni ci sono. Alcune clamorose, per qualità e solidità del progetto. Non tutte hanno però l’attenzione dovuta. Penso al talento di Jennifer Di Vincenzo che ha innalzato il vessillo dell’eccellenza abruzzese nel mondo. Super esperta della cucina locale, è una figura rinomata e amata nella sua regione. Conduce il programma Chef in cucina, per l’emittente Rete 8. È una bella bionda che rifiuta il topos cinematografico della svampita. Per lei, le donne devono mostrare le loro qualità intellettuali e culturali: la bellezza è ben poca cosa. Ha il senso dell’ironia e, soprattutto, dell’autoironia. Faro umano sull’attualità aziendale di piccolo e medio lignaggio, Jennifer analizza con animo da medico legale i perché e per come della cucina della sua terra. Ora rincara la dose, sempre su Rete 8, con un altro programma di stampo divulgativo. Racconti di gusto – cucina e territorio così si chiama il nuovo progetto ormai giunto al terzo atto. Rionale e al tempo stesso nazionale, il programma si pone come alternativa al consueto che gira attorno al tema. L’ennesima variazione che cambia di canale in canale qui viene sconfessata, dalla genuinità di Jennifer e dei suoi ospiti. Piccoli imprenditori, gente solida che deve combattere con i rincari delle bollette e con lo spettro della recessione. Eppoi racconto del luogo che sfugge la trappola della cartolina, della superficie che affascina ma non informa. Jennifer ha rischiato, perché da un prodotto del genere che racconta l’azienda e il territorio circostante poteva venir fuori una replica di modelli già masticati. Ha cercato l’originalità e ha portato a casa un risultato soddisfacente.

tiziano.rp@gmail.com

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