Un Medico in Famiglia: Margot Sikabonyi rivela perché abbandonò la famosissima serie

Un Medico in Famiglia: Margot Sikabonyi rivela perché abbandonò la famosissima serie

“Mi presento. Mi chiamo Margot, all’anagrafe Laura Marguerite. Sono diventata attrice all’età di 11 anni, per sbaglio, per destino. Poi uragano. Ho lavorato tanto, in tanti set finché non è arrivata Lei. Avevo 15 anni quando è uscita la prima puntata di ‘Un Medico in Famiglia’, avevo perso da poche settimane mio padre e, con lui, il mio nord. Poi è arrivato il Successo con la S maiuscola, che ha tolto ogni direzione. Perché il successo se non sei radicato dentro fa questo. Ti confonde e ti porta via da te, e dagli altri. Ti rende isola in un mare di meraviglie, che però non riesci neanche più a vedere”, racconta la Sikabony.

“Sono andata avanti imperterrita, continuando a recitare, a studiare. Teatro, cinema, Francia, Canada, e intanto Lei, la serie in cui sono cresciuta. La più amata, e dalla quale sono dovuta scappare. Dovevo trovare il pezzo mancante senza il quale nulla aveva senso. Io”, svela Margot.

E così la ricerca spirituale, emotiva, e di cosa fosse realmente la felicità ed il SUCCESSO. Perché la maggior parte delle persone famose che conoscevo erano profondamente infelici”, continua l’artista. Margot ha mutato radicalmente i suoi obiettivi: “E quindi? Ho trovato lo yoga, ne sono diventata insegnante. Ho trasformato il mio corpo in Tempio e sono diventata health coach. Ho curato la mia bambina interna e sono diventata mamma, due volte. Ho subito la pena della separazione e la comprensione del cuore”. E’ stata legata a Jacopo Lupi da cui ha avuto Bruno James, 8 anni, e Leonardo, 6.

“Ho seguito innumerevoli seminari nel silenzio delle foreste. E scritto un libro sul potere del Respiro. Fatto anni di terapia bioenergetica per poi laurearmi in psicologia. Ho preso, ho integrato. E sono tornata sul set”, prosegue ancora la Sikabonyi. Ora ha deciso di riprovarci davanti e dietro una telecamera: “Ad aprile dello scorso anno è uscito un film di cui sono protagonista, una storia su di un campo di concentramento femminile, e ho vinto miglior attrice protagonista al Festival del Cinema Italiano. Ho scritto due copioni e ne sto realizzando uno da regista. Ho un testo teatrale che mi attende. E tanto altro”.

Margot conclude: “Ho trovato il mio centro e ho scoperto che attraverso la recitazione posso arrivare ancora più profondamente a me, e agli altri: non più isola, ma un meraviglioso ‘insieme’. Questo è stato il mio viaggio fino a qui. Grata profondamente delle lezioni imparate e delle cadute che hanno fatto da maestre”.

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