Lo sono diventati, invece, sul set di The Old Man, la serie in streaming su Disney+ presentata venerdì sera a Los Angeles ai membri della Television Academy, che tra pochi giorni cominciano a votare i propri prodotti televisivi preferiti per assegnare gli Emmy Awards (la cerimonia è fissata per il 18 settembre, ma con lo sciopero degli sceneggiatori in corso non è confermata).
The Old Man è un ex agente della Cia, Dan Chase (Bridges), che vive ritirato sotto una falsa identità. Quando un sicario lo trova, quello che all’inizio sembra un anziano abitudinario, solitario e un po’ acciaccato, comincia una fuga per la sua sopravvivenza, portando con sé documenti falsi, una buona quantità di pistole e due fidati rottweiler. Un vecchio compagno nell’agenzia di spionaggio che condivide con lui un segreto di 30 anni (Lithgow) viene incaricato di trovarlo e arrestarlo. Ma l’impresa è più complicata del previsto. “Non svelerò mai quali scene ho girato io e quali il mio stunt!”, ride Bridges ricordando le lunghe e dettagliate sequenze di lotta. Poi riflette: “Rivedere quelle scene fa una certa impressione. Mi son detto: ‘Jeff, vecchio mio, mentre prendevi quei calci alla pancia, avevi dentro allo stomaco un tumore di 9 per 12 pollici”.
L’indimenticabile Drugo, l’hippy cialtrone e un po’ fuori età del Grande Lebowski, aveva usato proprio una battuta del film dei fratelli Coen per annunciare la diagnosi di linfoma non-Hodgkin: “New shit has come to light”. Era marzo del 2020 e tutta la troupe di The Old man era in pausa forzata per la pandemia. Bridges si è sottoposto alle cure e “oggi sto alla grande”, rassicura. Subito riprende a scherzare: “Ho accettato senza esitazioni il ruolo di Dan Chase: un’ex spia che ha decine di nomi e identità, abituato a cambiare pelle di continuo….insomma esattamente quello che fa un attore per vivere! Ecco il segreto. La serie è credibile perché siamo tutti attori!”.
Per il premio Oscar nel film del 2010 Crazy Heart, è la prima volta da protagonista in una serie tv. The Old Man è tratto dal romanzo scritto dal giallista Thomas Perry, adattato in sette fulminanti puntate per il piccolo schermo da Jonathan E. Steinberg e Robert Levine. Le riprese della seconda stagione sono state sospese alla fine della quarta puntata: non a causa del Covid questa volta, ma dello sciopero degli sceneggiatori.