Dopo il presunto incidente che ha visto protagonisti Harry e Meghan nella serata di martedì 16 maggio a New York, dipinto come una “sventata catastrofe” da alcuni e descritto in maniera tutt’altro che allarmante da altri, Fanpage.it ha contattato Antonio Caprarica, giornalista ed esperto della Royal Family per avere un quadro più ampio della faccenda. La narrazione adottata dalla coppia, sembra essere fedele a quella di ‘vittime’: “È un ruolo che hanno scelto con un certo trasporto, sfruttato commercialmente senza tanti scrupoli”.
Come spiega le dichiarazioni contrastanti di queste ore? Il portavoce di Harry e Meghan ha parlato di “catastrofe sfiorata”, le autorità americane invece hanno ridimensionato di gran lunga l’accaduto.
Dipende dal fatto che Harry e Meghan vivono in un loro mondo di fantasia, animato dal fantasma di Diana, in cui sembrano voler vivere e che ormai si sono abituati e decisi a sfruttare. Diciamoci la verità, se i giornali non parlano di loro in qualche modo, Harry e Meghan cadono in una totale dimenticanza, credo che abbiano sparato tutte le cartucce che c’erano da sparare e, una volta esaurite, quale altra ragione può esserci di interesse per questa simpatica coppia con due bambini, ma senza nessun altro merito evidente nella vita. In questo caso hanno amplificato una modesta disavventura, trasformandola in una caccia durata addirittura due ore, con molteplici collisioni e feriti, ma di tutto questo non c’è traccia nei report della polizia di New York.
Il silenzio di Harry e Meghan dopo l’accaduto, invece?
Il loro silenzio pare la dica lunga, cosa possono commentare? Le dichiarazioni della polizia di New York dicono a chiare lettere che è tanto meno un’esagerazione. A polemizzare con la polizia, col sindaco di New York, ci farebbero la figura di mitomani. È ovvio, però, che dietro tutta questa faccenda e il ridimensionamento delle autorità americane, la parola “mitomani” aleggi a ragion veduta.