Magnetica e istintiva, è stata protagonista di pellicole indimenticabili lavorando con i maggiori registi italiani di sempre
Claudia Cardinale compie 85 anni il 15 aprile. Dallo sguardo magnetico e imbronciato che conquistò i registi alla Mostra del Cinema di Venezia del ’57, all’entrata quasi casuale al mondo del cinema, fino a una carriera prestigiosa. Capace di spaziare dalla commedia romantica allo spaghetti western, l’attrice vanta una filmografia sconfinata, nonché collaborazioni con i maggiori registi italiani di sempre, da Fellini a Visconti passando per Monicelli e Leone. Una diva che orgogliosamente si autodefinisce antidiva: “Non ho mai nascosto la mia età, non sono mai stata e mai sarò una diva. Sono una donna normale, come tutte le altre”.
Gli inizi
Nata nel 1938 a Tunisi da genitori di origini italiane (il suo vero nome è Claude Joséphine Rose Cardinale), a solo 17 anni vinse un concorso di bellezza: il premio ebbe un valore simbolico non indifferente per il suo futuro. Era un viaggio al Festival del Cinema di Venezia. Da allora non si è più fermata. Poco prima di questo evento, nella capitale africana venne violentata da un uomo francese più grande di lei, con cui ebbe una traumatica relazione. Ebbe il suo primo figlio, che nacque in gran segreto mentre iniziava a sfondare nel mondo del cinema.
L’esordio e i film
La sua prima interpretazione fu nei “Soliti Ignoti” di Mario Monicelli. E’ stata protagonista di oltre 120 pellicole firmate dai grandi nomi del cinema, “Rocco e i suoi fratelli” e “Il Gattopardo” di Luchino Visconti, “La ragazza con la valigia” di Valerio Zurlini, “La ragazza di Bube” di Luigi Comincini, “Otto e mezzo” di Federico Fellini e la “Pantera Rosa” interpretata da Peter Sellers e diretta da Blake Edwards.
BB e CC
Se negli anni sessanta in Francia spopolava “BB” (Brigitte Bardot), in Italia invece tutti volevano “CC”, Claudia Cardinale. Può essere considerata l’attrice italiana più importante emersa in quegli anni e l’unica a conseguire una notorietà internazionale al pari di Sophia Loren, tanto da meritarsi il Leone d’Oro alla Carriera nel 1993 e l’Orso d’Oro alla Berlinale del 2002.
L’omaggio del Moma e un libro
Da vera regina del cinema italiano, Claudia Cardinale è stata appena omaggiata: persino il MoMA che ha deciso dedicandole una retrospettiva realizzata in collaborazione con Cinecittà. A New York sonos tati proiettati, restaurati, “8½”, “Il Gattopardo”, “C’era una volta il West”. Non solo, è uscito un libro edito da Cinecittà ed Electa che la racconta sul set e fuori, “Claudia Cardinale – L’Indomabile” curato da Claudia Squitieri. “Quando si è trattato di dare un titolo all’omaggio che Cinecittà ha voluto dedicare a mia madre, restaurando alcuni film e pubblicando un libro di cui mi è stata affidata la direzione artistica, la parola “indomabile” è emersa come un’evidenza, è stata un’associazione istintiva”, ha spiegato l’autrice e figlia della star.