A Barbieland, terra piena di rosa e colori pastello, l’iconica bambola viene cacciata perché non abbastanza perfetta. Paradosso in risposta alla vecchia accusa di essere un modello inarrivabile? Il film di Greta Gerwig che arriva la prossima estate
Dopo una lavorazione di quasi due anni, la prossima estate, precisamente il 20 luglio, il rosa di Barbieland riempirà i maxischermi: arriverà nelle sale Barbie, l’atteso film diretto da Greta Gerwig. In attesa del live action, è stato diffuso il secondo teaser di questa pellicola che già divide il pubblico, pur non avendola ancora vista.
Fino a poco tempo fa la trama era ancora misteriosa, ma oggi si sa qualche dettaglio in più, come il fatto che al centro della storia c’è il tema della perfezione e del venire accettati dagli altri. Il trailer rivela, infatti, che la Barbie interpretata da Margot Robbie viene cacciata da Barbieland perché non è abbastanza perfetta e decide di partire per vivere un’avventura in un altro mondo, quello reale, scortata da Ken, interpretato da Ryan Gosling. Nel film anche la cantante, compositrice e attrice Dua Lipa, nei panni di Barbie Sirena.
La storia di una delle bambole più amate di sempre è lunga. Ha sempre seguito e talvolta influenzato le mode; ha riproposto modelli e look contemporanei e se oggi esiste il modello curvy e le bambole rappresentano ogni fisicità ed etnia, il recente messaggio “puoi essere tutto ciò che desideri” in passato fu preceduto da pesanti accuse di proporre un modello di femminilità irraggiungibile e fuorviante. Riguardo al film in prossima uscita, invece, il tema dell’accettazione e della ricchezza data dalle differenze è centrale e il messaggio è chiaro. E se in molti avevano già gridato allo scandalo del grande spot pro Mattel, la presenza sia di Greta Gerwig, sia del regista, sceneggiatore e produttore Noah Baumbach, che ha scritto il film con lei, dovrebbe far decadere ogni accusa.
Greta Gerwig, con il film “Lady Bird”, nel 2018 è diventata la quinta donna a essere nominata come miglior regista agli Oscar dopo Lina Wertmüller (Pasqualino Settebellezze, 1977), Jane Campion (Lezioni di piano, 1994), Sofia Coppola (Lost in translation, 2004), Kathryn Bigelow (The Hurt Locker, 2010) e prima di Chloé Zhao (Nomadlan, 2021) ed Emerald Fennel (Una donna promettente, 2021). Il film “Lady Bird” (2017), vincitore del Golden Globe come miglior film commedia o musicale e candidato a cinque Premi Oscar segna il debutto alla regia della Gerwig che il Times, nel 2018, ha inserito fra le 100 persone più influenti del mondo.