Joaquín Cortés, il ballerino spagnolo ricoverato d’urgenza a Madrid

Joaquín Cortés, il ballerino spagnolo ricoverato d’urgenza a Madrid

Il danzatore di flamenco da qualche giorno si trova in ospedale in attesa della diagnosi

Il noto ballerino spagnolo Joaquín Cortés, 54 anni, è stato ricoverato d’urgenza a Madrid dopo aver perso conoscenza qualche giorno fa mentre giocava con i suoi due figli e si trova ancora in ospedale in attesa di una diagnosi. È stato lo stesso artista a raccontare il suo stato di salute in un post su Instagram.

Malesseri da settimane

Cortés era impegnato nella tournée del suo nuovo spettacolo “Esencia” e a quanto riporta “El Pais” nemmeno i suoi colleghi, con cui condivide il palcoscenico, erano a conoscenza del suo stato di salute. Sui social il ballerino ha riferito di aver iniziato a sentirsi male “settimane fa”, con “tosse, stanchezza, mal di testa”.

I campanelli d’allarme: tosse e cecità improvvisa

“Nonostante ciò ho provato senza sosta per settimane e sono riuscito a ballare a Madrid al Teatro Real (il 14 marzo) e a Barcellona al Liceu (il 26 marzo)”, si legge nel post. Quello che era iniziato come un semplice spavento si è però gradualmente aggravato. “Qualche giorno fa, accompagnando mio figlio Romeo a scuola, ho iniziato a tossire e sono rimasto stordito mentre guidavo. Ho avuto paura, ma poi è passata. L’altro giorno sono arrivato a Madrid da San Sebastian e mentre tornavo a casa dall’aeroporto ho ricominciato a tossire, ma questa volta ho dovuto chiedere a Mónica Moreno (la moglie) di prendere il volante perché all’improvviso non vedevo più nulla”.

Lo svenimento davanti ai figli 

Cortes si è sentito male un’altra volta qualche giorno fa, mentre stava giocando con i due figli: Romeo, di tre anni, e Andrea, di due. “Sono svenuto subito. Sono arrivato al pronto soccorso con una saturazione di ossigeno nel sangue molto bassa. Da allora sono stato sottoposto a esami cardiologici, neurologici e pneumologici”. L’artista ha spiegato di essere sotto antibiotici e ossigeno e che è ancora in ospedale in attesa di esami e di una diagnosi.

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