La notizia è stata diffusa con una foto del musicista sul profilo Instagram della band torinese. Il sessantunenne avrebbe dovuto prendere parte alla tournée per i quarant’anni di attività del gruppo indie rock
Lutto nel mondo della musica italiana e per gli Statuto che perdono Rudy Ruzza, lo storico bassista, parte della band dal 1989. Il musicista è morto nella notte lasciando increduli i compagni di avventura coi quali stava preparando il ritorno sul palco per una tournée di concerti celebrativa dei quarant’anni di carriera musicale della band.
Un ritratto di Ruzza è apparso sui social degli Statuto che così hanno dato la triste notizia ai fan e al grande pubblico.
LA MORTE PRIMA DELL’INIZIO DEL TOUR
L’entusiasmo degli Statuto per il live dello scorso gennaio che ha fatto da anteprima a un tour la cui partenza è fissata per il prossimo 25 aprile a Correggio, in provincia di Reggio Emilia, subisce oggi una battuta d’arresto a causa della morte di Rudy Ruzza il quale era pronto a calcare il palco con i compagni di una vita per riabbracciare i fan in occasione di un anniversario così speciale.
“Devastati dal dolore”, scrivono i membri degli Statuto che hanno scelto un ritratto dell’amico e collega bassista per dare la notizia che non avrebbero voluto dare.
RUDY RUZZA: UNA VITA SPESA PER LA MUSICA
Ruzza, compagno di una vita, anche fuori dal palco, era amatissimo all’interno del gruppo, specie per il suo carattere gioviale e il suo senso dell’umorismo in grado di risollevare all’istante il morale di tutti. Torinese, amante della buona tavola e dei vinili, che collezionava nel suo privato, aveva iniziato nei tardi anni Novanta l’esperienza con i Beat Power, un esperimento rock in cui era forte l’influenza del beat italiano degli anni Sessanta e Settanta.
Ruzza si stava curando per una malattia ed è venuto a mancare la scorsa notte, nel sonno. Forte l’affetto dei fan che stanno lasciando tanti messaggi di cordoglio suoi social. Tra i tanti anche quelli del manager della band, Francesco Venuto, che ha condiviso l’approccio del bassista alla malattia, sulla quale – scrive – ha sempre riso su.
Tra gli ultimi lavori di Ruzza un album live registrato durante il concerto dello scorso gennaio al Cap 10100.