Il comune della città tedesca e lo stato dell’Assia hanno intrapreso un’azione legale per annullare il previsto concerto del fondatore dei Pink Floyd, in programma il prossimo 28 maggio
Da Eric Clapton a Susan Sarandon e molti altri in difesa di Roger Waters. Tante star della musica e dello spettacolo hanno firmato una petizione per far esibire il musicista a Francoforte in Germania e per revocare l’ordinanza comunale che ha vietato il suo live previsto il 28 maggio.
Una mobilitazione di massa lanciata dal comico e commentatore politico statunitense Katie Halper su Charge.org, contro l’azione legale intrapresa dal comune di Francoforte e dallo stato dell’Assia per annullare il previsto concerto del fondatore dei Pink Floyd, in seguito “alle dichiarazioni antisemite espresse in più occasioni dal musicista”.
Tra i firmatari anche, Susan Sarandon e poi Peter Gabriel, Brian Eno, Ken Loach, il batterista dei Pink Floyd Nick Mason, il chitarrista dei Rage Against The Machine Tom Morello, il fondatore dei Soft Machine Robert Wyatt e poi Noam Chomsky, Julian Schnabel, Terry Gilliam e migliaia di altri personaggi.
La petizione
“Noi artisti, musicisti, scrittori e altri personaggi pubblici e organizzazioni siamo profondamente turbati dai recenti sforzi dei funzionari tedeschi per screditare e mettere a tacere il musicista Roger Waters”, si legge nella petizione: “Il 24 febbraio 2023, il consiglio comunale di Francoforte e il governo dello stato dell’Assia hanno annunciato la cancellazione di un concerto di Waters programmato per il 28 maggio alla Festhalle. Il consiglio comunale di Francoforte afferma che la cancellazione del concerto di Waters “ha dato un chiaro segnale contro l’antisemitismo”, descrivendo il musicista come “uno degli antisemiti più diffusi al mondo”.
Contro queste affermazioni e in difesa di Waters nella petizione si legge anche: “Le critiche di Waters al trattamento riservato da Israele ai palestinesi fanno parte della sua difesa a lungo termine a favore dei diritti umani in tutto il mondo. Waters crede “che tutti i nostri fratelli e sorelle, in tutto il mondo, indipendentemente dal colore della loro pelle o dalla profondità delle loro tasche, meritino pari diritti umani ai sensi della legge”. Riguardo a Israele e Palestina, dice: “La mia piattaforma è semplice: è l’attuazione della Dichiarazione universale dei diritti umani del 1948 per tutti i nostri fratelli e sorelle tra il fiume Giordano e il mare. L’antisemitismo è odioso e razzista e lo condanno, insieme a tutte le forme di razzismo, senza riserve”.
L’azione legale di Francoforte
Come riportano i media tedeschi, il motivo della cancellazione del live di Waters a Francoforte è legato alle dichiarazioni antisemite espresse in più occasioni dal musicista. Il musicista dovrebbe esibirsi presso la Festhalle, una sala che fa parte della fiera di Francoforte, e che appartiene al 60 percento al comune della città sul Meno e al 40 percento al Land dell’Assia, che si sono entrambi espressi contro il concerto dell’ex Pink Floyd. Un magistrato, d’intesa con il governo del Land, ha autorizzato la direzione della fiera a richiedere l’annullamento del contratto per il concerto per “giusta causa”. La decisione è motivata “dal comportamento anti-israeliano dell’ex frontman dei Pink Floyd, che è considerato uno degli antisemiti di più vasta portata al mondo”, ha dichiarato la sindaca di Francoforte, Nargess Eskandari-Grünberg.
Recentemente Waters aveva causato indignazione quando un pallone a forma di maiale con sopra una stella di David era stato fatto alzare in cielo durante i suoi concerti. La stessa Festhalle è vista come un luogo simbolo a Francoforte. Dopo la notte del pogrom nel 1938, uomini ebrei furono radunati nella sala e, successivamente, deportati nei campi di concentramento. La comunità ebraica di Francoforte ha accolto con favore la decisione di annullare il concerto. “Siamo particolarmente orgogliosi della nostra Francoforte oggi”, ha detto il consiglio della comunità al Frankfurter Rundschau. Ci sono anche richieste di cancellazione dei concerti di Waters a Berlino, Monaco e Colonia. Tuttavia, gli esperti legali ritengono difficile riuscire ad annullare le esibizioni.
Altre ritorsioni contro Waters
Il musicista si è visto cancellare anche le date del suo “Farewell Tour” programmate in Polonia ad aprile 2023 dopo le sue esternazioni sulla guerra in Ucraina e le critiche a Zelensky. In più, proprio per le sue dichiarazioni, il membro fondatore dei Pink Floyd è stato anche dichiarato “persona non grata”.