Le sue ultime apparizioni in tv risalgono a qualche settimana fa, quando ha reso omaggio a Maurizio Costanzo, morto il 24 febbraio
Platinette, nome d’arte di Mauro Coruzzi, ha avuto un ictus ischemico.
“Fortunatamente è stato soccorso in modo tempestivo e questo ha permesso di poter agire subito dal punto di vista terapeutico. Le condizioni sono stabili e sono in corso una serie di accertamenti”. Lo rende noto l’agente del noto volto tv rassicurando tutti sul suo stato di salute. Le sue ultime apparizioni sul piccolo schermo risalgono a qualche settimana fa, quando ha reso omaggio a Maurizio Costanzo, morto il 24 febbraio.
Su Instagram Marco Liorni, conduttore di ‘Italia si”, programma che da alcuni anni ha tra i suoi ospiti fissi proprio Platinette ha scritto: “Il ‘nostro’ Mauro si è sentito male l’altra sera, per fortuna è stato soccorso subito. Dall’ospedale ci dicono che si è trattato di un ictus ischemico. Anche da qui gli mando un abbraccio fortissimo insieme a tutto il gruppo di lavoro di Italia Si’!, è con noi dal 2018 ed è una colonna del programma. Forza Mauro!”.
Nato a Langhirano nel 1955, conduttore radiofonico e tv, personaggio televisivo, cantante, attore e doppiatore, Coruzzi è stato lanciato come ‘Platinette’ dal Maurizio Costanzo show.
Fu Costanzo a portare in tv Platinette, voce nota di Radio Deejay, ma mai apparso davanti a una telecamera. Il giornalista riuscì nell’impresa di far conoscere il suo vero volto e di svelare l’identità di Mauro Coruzzi. Anche se Costanzo aveva sottolineato, con molta modestia, che sarebbe riuscito chiunque.
Al Maurizio Costanzo Show Platinette si è distinto sia perché si presentava al pubblico televisivo sempre in veste di drag queen, con abiti stravaganti e parrucche color platino, sia per l’umorismo tagliente e la sfrontatezza con la quale si è sempre espresso durante la trasmissione.
Coruzzi/Platinette è la prima drag queen ad arrivare al grande pubblico in Italia e la prima ad aprire la strada ad altri personaggi simili nel mondo della musica e dello spettacolo mainstream.