La 95ª cerimonia dei Premi Oscar, celebrata lo scorso 12 marzo al Dolby Theatre di Los Angeles, non poteva non celare retroscena e cambiamenti di programma all’ultimo minuto. A partire dal monologo del conduttore Jimmy Kimmel, che ha scelto il testo definitivo solo pochi minuti prima dell’inizio della notte delle stelle. “Avevamo due versioni del monologo” ha spiegato a Variety Molly McNearney, produttrice esecutiva del talk show Jimmy Kimmel Live e moglie del presentatore, “una se Rihanna fosse stata al suo posto, una se non fosse stata al suo posto. Una se Rihanna avesse avuto il suo bambino in grembo, cosa che voleva fare. E una se il suo bambino non fosse stato in grembo. Molte delle nostre battute erano pressoché alla mercé del fatto che le persone fossero nei loro posti”. Kimmel ha esordito sul palco con un paracadute: “Mentre stavano tirando Jimmy su quell’imbracatura per l’apertura, gli stavamo gridando: “Rihanna non è al suo posto! Stiamo per adattare il gobbo!””. Anche il grande assente Tom Cruise ha condizionato il monologo del conduttore. “Jimmy ama Tom. Tom era appena stato allo show la settimana prima. E hanno parlato di vedersi e Jimmy era entusiasta di dirgli che avevamo veri piloti della Marina per fare un sorvolo in cima agli Oscar. Jimmy è stato davvero deluso che non sia venuto”. Secondo alcune fonti l’attore avrebbe scelto di non partecipare alla cerimonia a causa delle voci, poi smentite, secondo le quali Judd Apatow, che in occasione dei DGA Awards gli aveva rivolto battute sgradevoli, avrebbe assistito Kimmel per il monologo. “Jimmy tende a inviare il suo monologo a un gruppo di persone di cui si fida, scrittori di commedie e comici” ha spiegato McNearney. “Loro non aiutano con il monologo. Gli dicono solo se quello scherzo funziona, se quello scherzo non funziona. No, Judd non stava scrivendo o facendo nulla per il monologo”. La produttrice ha escluso dal discorso anche la presenza di battute sul culto di Scientology, seguito da Cruise, e ha anzi affermato che Kimmel avrebbe unicamente onorato il ruolo dell’attore nell’industria cinematografica: “Eravamo così delusi quando abbiamo saputo pochi giorni prima degli Oscar che non sarebbe stato qui. Jimmy lo ama e voleva davvero festeggiarlo”. Nel monologo, Kimmel ha poi scelto di equilibrare le battute tra i film più conosciuti dal pubblico a casa, come Top Gun: Maverick e Avatar: La via dell’acqua, e quelli più visti dalle persone in sala, come Tár. “È davvero difficile perché le battute che andrebbero molto bene con le persone dell’industria, le persone a casa non sanno di cosa stai parlando. Devi cercare di accontentare entrambi i tipi di pubblico allo stesso tempo, che è per certo un atto di bilanciamento”. In generale, il conduttore ha optato per la semplicità e ha rivolto diverse battute ai presenti in sala. “Penso che sia andata bene, ma è stato rischioso per noi” ha detto McNearney. “E abbiamo scritto, penso, 17 cicli di battute. Intendo, abbiamo pile e pile di battute che non saranno mai viste”.