Vinicio Capossela contro la guerra, un brano per affrontare “la peggiore delle catastrofi”

Vinicio Capossela contro la guerra, un brano per affrontare “la peggiore delle catastrofi”

Esce il 24 febbraio “La crociata dei bambini” a un anno di distanza dallo scoppio del conflitto in Ucraina

A un anno di distanza dallo scoppio della guerra in Ucraina, Vinicio Capossela pubblica il 24 febbraio “La crociata dei bambini”. Il nuovo brano riparte dal poema di Bertolt Brecht “La crociata dei ragazzi” (1942), per affrontare “la peggiore delle catastrofi: la guerra, con tutto il corollario di avvelenamento, di semplificazione, di inflazione, di vanificazione di ogni sforzo ‘culturale’”. Si tratta della prima di tredici canzoni urgenti che il cantautore pubblicherà…

Dal poema di Brecht alla ballata

Nel poema “La crociata dei ragazzi” lo scrittore e drammaturgo tedesco rievocava un evento storico di epoca medievale (un gruppo di bambini e adolescenti che, attraversando macerie, morte e distruzione, cerca la via per una terra di pace) ambientandolo però fra le nevi della Polonia agli inizi della Seconda Guerra Mondiale. Quella di vinicio Capossela è una ballata contro tutte le guerre che riafferma oggi, “epoca di costante crisi”, lo spirito brechtiano: “l’antimilitarismo, la denuncia della guerra come suprema e più disumana affermazione del Capitale” che ha come vittima principale “l’essenza stessa dell’innocenza, l’infanzia”. 

Il video

Il brano è accompagnato da un poetico lyric video, disponibile sul canale YouTube di Vinicio Capossela, realizzato dal noto disegnatore Stefano Ricci, con la collaborazione di Ahmed Ben Nessib, utilizzando la tecnica del gesso bianco su carta nera. Un lavoro minuzioso costituito da 4705 immagini, fotografate una per una, senza alcun ausilio di tecniche di animazione digitale. 

L’ultimo album di Capossela

“Ballate per uomini e bestie” è l’ultimo lavoro di Vinicio Capossela, uscito a maggio 2019. Lʼundicesimo lavoro, politico e letterario, era stato presentato dal cantautore come “un cantico per tutte le creature” per raccontare il presente che “ricorda un po’ il Medioevo”, tramite l’allegoria.

Torna in alto