Quattro diverse protagoniste di diversa estrazione sociale che si muovono nella Roma di oggi. Scritto, diretto e interpretato dall’attrice comica classe ’92
Il 23 febbraio 2023 il film Romantiche con Pilar Fogliati sarà in tutte le sale italiane. Il film rappresenta anche l’esordio dell’attrice comica romana, classe 1992, dietro la macchina da presa. Il film gioca sugli stereotipi ed è una commedia generazionale che si svolge nella facilmente riconoscibile cornice di Roma, set preferito per tantissimi registi, soprattutto giovani. La critica, che ha potuto assistere all’anteprima del film, è stata positiva nei confronti di Pilar Fogliati e con il suo quadro, che se nei fatti non costituisce nulla di davvero nuovo, nel suo racconto sembra comunque dare una rinfrescata al solito film su Roma in cui non mancano i borgatari, i fuori sede e i pariolini, il tutto declinato al femminile.
Come spesso accade nei film impegnati, Romantiche non ha una sola trama ma è costruito secondo uno schema che prevede quattro episodi, ognuno dei quali impercettibilmente legato agli altri. Pilar Fogliati interpreta tutte e quattro le protagoniste della pellicola, ovvero: la sceneggiatrice siciliana che fugge da Palermo per cercare il successo a Roma; la nobile romana del centro che si affaccia per la prima volta nel mondo del lavoro; la provinciale che non vuole lasciare la piccola realtà in cui vive nel suo mondo ristretto; la pariolina che ama avere il controllo di tutto, anche di chi la circonda. I quattro episodi sono legati tra loro dal ruolo della psicanalista, interpretata da Barbora Bobulova, che rappresenta il trait d’union delle personalità. Ma il cast è composto anche da Diane Fleri, Giovanni Toscano, Ibrahim Keshk, Emanuele Propizio, Giovanni Anzaldo e Edoardo Purgatori. A tratteggiare il target di riferimento del film ci pensa Levante, che oltre a fare un cameo firma anche la colonna sonora.
Pilar Fogliati, come detto, è la regista. Il suo primo ruolo di questo tipo nel cinema e per l’occasione ha voluto avvalersi di Giovanni Nasta e di Giovanni Veronesi come co-sceneggiatori. Ed è proprio su quest’ultimo che Pilar Fogliati ha avuto parole d’elogio: “Se solo avessi registrato tutto quello che Giovanni mi ha insegnato su come scrivere. Quando gli chiedevo cosa dovessi fare mi diceva di non rompere e improvvisare. Ho capito che per me scrivere personaggi comici è una sorta di protezione, mi sento più creativa quando posso esagerare…”.