Sanremo, chiamate Giorgio il pappagallo di Alda D’Eusanio

Sanremo, chiamate Giorgio il pappagallo di Alda D’Eusanio

(di Tiziano Rapanà) Simonetta Sciandivasci, in quel di Twitter, non ha dubbi: “Sono le 23.58 e, fatta eccezione per Ariete, la giacca di Mengoni, l’idea del pezzo dei Coma Cose e la fregnaggine di Elodie, è tutto da buttare, tutto”. Poi arriva Blanco e la sua ormai celeberrima sfuriata. Tutto si rompe, si squarcia ex abrupto la predefinita prossemica festivaliera. È qualcosa di atteso, pregustato, quasi sognato. Certamente è così: quando si sogna si punta sempre “più in alto del cielo” (come canta il Giardino dei Semplici in un celebre pezzo degli anni Ottanta). Sia sempre benedetto Blanco per aver rovesciato l’ovvio e averci fatto divertire un po’. Oggi mi è apparso un altro sogno, me lo sono vissuto con serena intensità (e in questo sono totalmente junghiano): ho pensato a Giorgio, l’adorato pappagallo di Alda D’Eusanio… un attimo, amici, immagino che alcuni di voi abbiano la memoria lunga. E allora mi giustifico. Anch’io sono caduto nella trappola di Sanremo. Non dovevo vederlo ma l’ho guardicchiato e va bene così: rivendico il diritto all’incoerenza. Comunque vi dicevo di Giorgio, la star di casa D’Eusanio. Lui meriterebbe un posto come super ospite. A lui affiderei le arie più note del canticchiare sanremese, medley nazionalpopolare da karaoke affollato del sabato sera a casa di parenti e amici. Anche lui degno monologante che può guardare tranquillamente a Jules Laforgue. Sono certo che Giorgio potrebbe tranquillamente recitare alcuni versi della silloge L’Imitation de Notre-Dame la Lune. Immagino Giorgio guardare con favore anche a Saba e al suo rapporto con Trieste. Così a occhio, trattandosi di una prima serata che guarda ad un’idea di tv istituzionale, non gli farei leggere alcun pagine del romanzo incompiuto Ernesto: è un po’ fortino, il pubblico generalista non potrebbe capire. Giorgio al centro della scena, tra fiori e applausi. Giorgio dominus ideale certamente indiscutibile, perché agli animali si riserva sempre un’affettuosa benevolenza.

tiziano.rp@gmail.com

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