La cantante è stata convocata dalla sua coach Lorella Cuccarini per fare una chiacchierata ricordando anche suo padre, ospite ad “Amici” anni fa
Nella scuola di “Amici 22” per Angelina Mango è venuto il momento di raccontarsi. La sua coach Lorella Cuccarini ha convocato la cantante per fare due chiacchiere e conoscersi un po’ meglio. Lorella mostra ad Angelina un filmato di un’ospitata di suo padre Mango ad “Amici” nel 2006 e le chiede alcune cose del suo rapporto con la famiglia. Essere figlia d’arte può essere un vantaggio ma anche un grande peso, un peso che Angelina ha comunque sentito: “Ora spero di non dover più dimostrare ma di divertirmi e basta” dice.
L’ingresso ad “Amici 22” di Angelina Mango è stato sicuramente una scossa nel percorso di questa stagione. La ragazza sin dalla prima apparizione si è distinta per un talento fuori dal comune, frutto del dna (suo papà è Mango e sua mamma Laura Valente, a lungo cantante dei Matia Bazar) ma anche di grande determinazione. Ma una volta dentro la scuola di Maria De Filippi sono emerse comunque anche le fragilità di una qualsiasi ragazza di vent’anni.
Il rapporto di Angelina Mango con suo padre
Lorella mostra ad Angelina il filmato di quando il cantante partecipò ad “Amici” nel 2006, cantando “Piccolissima”. Angelina guarda il video con grande emozione, dicendo di ricordare molto poco di quell’ospitata perché lei all’epoca aveva cinque anni. Commentano il giudizio piuttosto duro che Mango nell’occasione diede ad alcuni studenti della scuola. “Non si può dire che non fosse schietto papà” dice la Cuccarini. “No però era gentile – risponde Angelina -. Infatti essere gentile è una cosa che cerco di fare sempre”. “Con lui avevo un bellissimo rapporto – racconta la ragazza -, perché pur essendo molto impegnato e spesso lontano per lavoro, quando era a casa era completamente dedicato a noi, a me, Filippo e mia madre. Il tempo che ci dedicava era sempre molto importante. E questa cosa è stata fondamentale”.
Angelina dice di aver visto tantissimi video di suo papà in questi anni e di aver cercato di guardarli sempre con il sorriso. “Questi video li guardo come fosse un artista qualsiasi – spiega -, cercando di prendere spunto dal suo modo di fare musica. Li guardo con un distacco diverso da come posso ricordarlo personalmente”. E poi sottolinea l’insegnamento più caro che ha preso da suo padre: “Lui per amore ha fatto le scelte più importanti della sua vita. Si è dedicato totalmente alla famiglia e alla musica. Si è reso conto da bambino che aveva questa predisposizione e ha sentito come un dovere coltivare questo talento. Il suo mettere la musica davanti a tutto è probabilmente l’insegnamento che più mi serve”.
Essere figlia d’arte però non è solo rose e fiori. Spesso bisogna faticare il doppio per superare i pregiudizi di chi vede un vantaggio dato dal nome. Qualcosa che Angelina ha avvertito a lungo su di sé. “A volte si parla di figli d’arte come ragazzi che possono essere avvantaggiati – dice Lorella -, cose assolutamente non vera. Io dico che non devono essere avvantaggiati ma neanche penalizzati e tu sei un piccolo gioiello che deve venire fuori in tutta la sua luminosità”. “Io spero di non dover più dimostrare – chiude Angelina -, ma di divertirmi e basta. Io voglio questo”.