Il regista del film ha condotto un’analisi per dimostrare una volta per tutte che la morte di Jack era necessaria per salvare Rose
UNA QUESTIONE APERTA DA 25 ANNI
Quante volte guardando il finale di Titanic ci siamo chiesti se i due personaggi di Jack (Leonardo DiCaprio) e Rose (Kate Winslet) non potessero stare insieme sulla zattera e salvarsi insieme? Una domanda che il regista James Cameron si è sentito ripetere forse centinaia di volte, fin dal lontano 1997, anno di uscita di uno dei suoi film più famosi. Ma il regista canadese che in questi giorni è nei cinema con il suo Avatar 2 – La via dell’acqua, sembra voler mettere fine a questa oziosa discussione. Per farlo si è affidato ad uno studio scientifico portato avanti da esperti di ipotermia, così da capire se quel pezzo di legno poteva sostenere il peso di due persone. Queste prove sono state registrate e andranno in onda a febbraio in uno speciale sul Titanic. L’uscita dello speciale di febbraio coincide con un restauro in 4K del celebre film, che dovrebbe uscire nelle sale nel fine settimana di San Valentino 2023.
LE PAROLE DI JAMES CAMERON
Come riporta Entertainment Weekly, in occasione di un’intervista al Toronto Sun, James Cameron ha spiegato: “Abbiamo condotto uno studio scientifico per porre fine a tutta questa faccenda una volta per tutte e dire le cose come stanno. Da allora abbiamo svolto un’analisi forense approfondita con un esperto di ipotermia che ha riprodotto la zattera del film e faremo un piccolo speciale su questo che uscirà a febbraio. Abbiamo preso due stuntman che avevano la stessa massa corporea di Kate e Leo e li abbiamo ricoperti di sensori dentro e fuori. Li abbiamo collocati in acqua ghiacciata e testati per valutare la possibilità di sopravvivenza per entrambi attraverso una varietà di modi. E la risposta è questa: non c’era modo di salvare entrambi. Solo uno poteva sopravvivere.”
E sulla possibilità di salvare Jack in un’altra modalità, il regista è stato assolutamente deciso nell’affermare che “no, doveva morire. È come Romeo e Giulietta. È un film sull’amore, sul sacrificio e sulla mortalità. L’amore si misura con il sacrificio“.