Da quando è uscito il primo film, nel 2009, tra molti fan della pellicola si è diffusa una sensazione di depressione e tristezza per la scarsa connessione del mondo moderno con la natura
Con l’uscita di Avatar – La via dell’acqua si è tornato a parlare di Post-Avatar Depression. Uno stato d’animo diffuso tra moltissimi spettatori, già dall’uscita del primo film nel 2009. Ecco di cosa si tratta (e come si cura).
POST-AVATAR DEPRESSION, COME È NATA
Tutto iniziò dopo l’uscita del primo Avatar, nel 2009: molte persone, dopo la visione della pellicola, iniziarono a raccontare di sentirsi molto tristi su Avatar Forums, un sito dedicato. La sensazione diffusa era l’insoddisfazione nei confronti della propria vita, scaturita dopo aver visto il film di James Cameron, che racconta principalmente il tentativo dell’umanità di colonizzare un pianeta incontaminato chiamato Pandora, dimora dei Na’vi, una razza umanoide blu. Molti spettatori di Avatar, particolarmente sensibili, non si sentirono più al passo con il mondo naturale, specialmente nel confronto con i Na’vi, così spirituali e amanti dell’ambiente. “Da quando sono andato a vedere Avatar sono caduto in depressione. Guardare il meraviglioso mondo di Pandora e tutti i Na’vi mi ha fatto desiderare di essere uno di loro”, ha scritto un utente del forum. “Contemplo persino il suicidio pensando che magari rinascerà in un mondo simile a Pandora e tutto sarà uguale ad Avatar”, ha scritto addirittura un altro. Questi post hanno iniziato a moltiplicarsi, tanto da attirare l’attenzione dei media. Lo stato d’animo fu poi etichettato come sindrome da depressione post-Avatar (PADS). La PADS non è una condizione clinicamente riconosciuta, ma semplicemente un fenomeno osservabile. La maggior parte delle persone che hanno ammesso di sentirsi infelici dopo la visione del film sono giovani uomini, preoccupati di essere disconnessi dalla natura, per il futuro del nostro pianeta e anche molto insoddisfatti della vita moderna. Si stima che il 10-20% delle persone che utilizzano i forum dei fan di Avatar abbia affermato di aver sperimentato la Post-Avatar Depression.
POST-AVATAR DEPRESSION, COME SI CURA
“Ci è voluto il meglio della nostra tecnologia per creare questo mondo virtuale e la vita reale non sarà mai così utopica come sembra sullo schermo. Fa sembrare la vita reale più imperfetta”, ha spiegato lo psichiatra Stephan Quentzel alla CNN nel 2010, spiegando il fenomeno della Post-Avatar Depression. Ma come si cura questo stato d’animo? Ancient Forest Alliance, un’organizzazione no-profit canadese dedicata alla protezione delle foreste secolari, ha sviluppato una cura in tre fasi per la PADS: “Esci e vivi la natura, agisci per difendere la natura e fai in modo che gli altri facciano lo stesso”. I fan di Avatar hanno anche iniziato a condividere suggerimenti su come ridurre il consumismo e gli sprechi e su come interagire maggiormente con il mondo naturale.