Al Bano, il celebre cantante di Cellino San Marco che ha fatto conoscere la musica italiana nel mondo, ha accolto l’invito del Rotary Club Roma Capitale, che ha organizzato il concerto per una raccolta di fondi da destinare ad iniziative benefiche. In particolare, l’evento è stato finalizzato a sostenere il progetto EndPolioNow, programma della Rotary Foundation creato per supportare la ricerca volta ad eradicare la polio in tutto il mondo, e a finanziare un’iniziativa del Club per l’allestimento di un furgone attrezzato per fornire pasti caldi ai clochard di Roma, come ha spiegato a “Il Decoder” l’Avv. Roberto Caldara (nella foto a destra con Al Bano, Presidente della Commissione Comunicazione del Rotary Club Roma Capitale e componente del team che ha organizzato il concerto).
Nella serata di mercoledì 14 dicembre Al Bano è salito sul palco della Sala Umberto, elegante e storico teatro di Roma, che in passato ha ospitato artisti entrati nel mito come Eduardo De Filippo, Totò, Renato Rascel e Gigi Proietti. Il Presidente del Club – Ing. Claudio Trentino – ha fatto gli onori di casa, coadiuvato dal Prof. Pieluigi Moccia (Prefetto del Club), accogliendo sul palco il Governatore del Distretto Rotary 2080, Dott. Guido Franceschetti, e, come tradizione rotariana vuole, ha dato il colpo di martelletto sulla campana, prima del saluto alle Bandiere, per poi presentare il grande artista. Al Bano ha iniziato il concerto con “Nel blu dipinto di blu” di Domenico Modugno, raccontando ricordi personali e la sua amicizia con il cantante pugliese, suo Maestro di vita e di professione.
Al Bano – affiancato dal bravissimo pianista Alterisio Paoletti e da due validissime coriste – ha regalato agli spettatori quasi due ore di canzoni, eseguite con la sua voce potente che riecheggiava per tutto il teatro, fra acuti e note tenute a lungo. La scaletta musicale proposta è stata tanto variegata quanto efficace ed ha entusiasmato gli spettatori che hanno cantato, applaudito e si sono emozionati nel sentire successi intramontabili come “Ci Sarà” (brano vincitore del Festival di Sanremo 1984), “Sharazan” (1982), “Nostalgia Canaglia” (1987), un medley di “È la mia vita” (2008) e di “Nel sole” (1984), “Caruso” (1986) e “Funiculì funiculà” (1880). Nell’esecuzione di “Sharazan” Al Bano è sceso dal palcoscenico per coinvolgere il pubblico, porgendo il microfono ed invitando a cantare in coro tutti insieme.
Al Bano ha incantato il pubblico eseguendo anche brani d’opera come l’Ave Maria di Johann Sebastian Bach ed altri brani classici che hanno evidenziato le sue doti da tenore. Al Bano ha chiuso allegramente il concerto con “Felicità” (1982), brano iconico che si è classificato secondo nella trentaduesima edizione del Festival di Sanremo e che racconta la gioia data dalle cose semplici, dai sentimenti genuini.
È proprio il caso di dire che Al Bano abbia inteso chiudere l’esibizione con Felicità.
Il Rotary fa sapere che Al Bano non ha percepito alcun compenso per la serata e che pertanto ha inteso dimostrare amicizia verso il Rotary, con un gesto di grande generosità a supporto dell’attività di service rotariano.
Prima della conclusione dell’evento, il Presidente Claudio Trentino ha premiato Al Bano con una targa e lo ha nominato Socio Onorario del Rotary Club Roma Capitale. Il Governatore Franceschetti ha pertanto provveduto ad appuntare la spilla sulla giacca di Al Bano il distintivo a forma di ruota del Rotary dandogli il benvenuto nella grande famiglia rotariana; il grazie del Rotary va ovviamente anche agli spettatori intervenuti ed agli sponsor (IBL Banca, S2C Compagnia di assicurazione di crediti e cauzioni, BCC credito cooperativo).
Il ringraziamento più grande del Rotary Club Roma Capitale va naturalmente al nuovo Socio onorario Al Bano Carrisi che, avendo donato il proprio tempo e le proprie competenze alla collettività, ha dimostrato di condividere in pieno lo spirito Rotariano, quello di dedicare le propria professionalità ad iniziative dirette al miglioramento della vita sociale e quindi alla “Felicità”.