L’attrice icona della commedia sexy anni 70 ha raccontato di aver detto no alle proposte per “La chiave” e per “Histoire d’O”
Barbara Bouchet è una delle icone della commedia sexy italiana degli anni 70 e 80.
E come tale non ha mai avuto grossi problemi a spogliarsi sul set. Lo ha confermato lei stessa al Festival di Torino, dove è intervenuta come testimonial del restauro del CSC – Cineteca Nazionale di “Milano Calibro 9“, un “poliziottesco” firmato da Fernando Di Leo. Però anche per la Bouchet non tutti i ruoli erano accettabili. “Mai avuto problemi con il nudo – ha detto -. In casa eravamo sei fratelli in una stanza, il nudo era naturale. Però ho detto no a due film: ‘Histoire d’O‘ di Just Jaeckin, poi interpretato da Corinne Clery, e ‘La chiave‘ di Tinto Brass”
“Vengo da una famiglia formata da sei figli – racconta Barbara Bouchet – vivevamo tutti in una stanza, usavamo tutti lo stesso bagno, la stessa vasca, uno dietro l’altro… il nudo non è mai stato un problema, siamo cresciuti senza vergogna. Io faccio l’attrice, dovrei vergognarmi se facessi l’assassina, recito dei ruoli, non sono io, il nudo andava bene…”.
Barbara Bouchet confessa di aver detto due “no” in passato: “Ho pensato che fosse è troppo, avevo già un figlio, così ho detto no a ‘Histoire d’O’ e ‘La Chiave’ con Stefania Sandrelli… là mi sono fermata e ho detto no… gli altri film non li ho ritenuti vergognosi, erano sempre molto puliti”.
L’attrice 79enne fa un bilancio della sua carriera: “Sono molto soddisfatta della mia carriera, ho spaziato dalla commedia sexy al western, film in costume, il giallo, ho ricoperto un po’ tutte le tipologie, non mi sono fermata… sono ancora qui e sto ancora lavorando…”.