La scrittrice statunitense è scomparsa il 26 ottobre, probabilmente a causa di un attacco cardiaco. Lo ha comunicato oggi il marito Eric. Era diventata famosa con un blog culinario che poi avrebbe ispirato un bestseller e una pellicola cinematografica di grande successo
L’annuncio è arrivato oggi tramite il compagno di una vita Eric, che ha avuto l’onere di doverlo comunicare al New York Times. Julie Powell ha lasciato questa Terra il 26 ottobre, molto probabilmente a causa di un arresto cardiaco. Aveva solo 49 anni e ancora tanti progetti da realizzare dopo quell’inaspettato boom vissuto alla soglia dei trent’anni. La sua vita ebbe un’insperata svolta grazie a un blog, nato inizialmente come un semplice divertissement.
TUTTO COMINCIÒ CON UN BLOG
Nel 2002 Julie Powell si trovava in un momento di stasi sfortunatamente ormai troppo comune a molti suoi coetanei al tempo. Stava per compiere trent’anni e, anche se aveva studiato all’Amherst College laureandosi in teatro e scrittura creativa, non sembrava nella posizione di poter inseguire i suoi sogni letterari. L’unico lavoro che aveva trovato, una volta arrivata nella Grande Mela dal Texas, era stato in un call-center. “È stato uno di quei momenti in cui ti senti in preda al panico, bloccata in un angolo”, racconterà in seguito al New York Times. L’impiego le permetteva di avere uno stipendio ma non bastava per renderla felice così trovò un diversivo grazie a un libro di ricette ereditato da sua madre. Il volume si intitolava Mastering the Art of French Cooking ed era stato un bestseller all’inizio degli anni Sessanta. L’autrice dell’opera aveva una biografia quantomeno particolare: prima di dedicarsi anima e corpo ad insegnare agli americani i rudimenti della Nouvelle Cuisine, Julia Child aveva infatti affrontato sfide ben più pericolose e complicate. Era stata una spia, passando parte della Seconda Guerra Mondiale in Asia, prima di reinventarsi cuoca e divulgatrice delle basi della cucina francese negli Stati Uniti. Il libro posseduto dalla sua quasi omonima Julie Powell conteneva ben 524 ricette, alcune molto singolari, che fecero venire a quella trentenne di inizio millennio un idea: usarle come base per un blog.
524 RICETTE PER PARLARE ANCHE DI SÉ
Julie/Julia nacque nel 2002 e non ci mise molto a diventare uno dei blog di cucina più amati al mondo, anche perché fu subito chiaro che l’autrice non si limitava solo a riproporre sul sito le ricette di Child. Dal suo piccolo loft, Powell scriveva lunghi aggiornamenti in cui parlava (oltre che del piatto in sé) anche della difficoltà a trovare determinati ingredienti e delle piccole delusioni comuni a molti ragazzi della sua età. La blogger divenne un riferimento per la Generazione X che in lei si riconosceva e ne apprezzava l’ironia. Il progetto doveva durare un anno, esaurendosi con la fine delle ricette, ma un articolo sul Times fece esplodere definitivamente la popolarità di Powell proprio vicino all’approssimarsi della scadenza. L’autrice di quel pezzo Amanda Hessler avrebbe poi ricordato: “Non avevo mai letto nessuno come lei. La sua scrittura era così fresca, vivace, a volte rozza e così gloriosamente distaccata da ogni tradizione”.
L’EREDITÀ DI JULIE POWELL
Il blog diede la possibilità alla sua autrice di misurarsi con quello che più le piaceva, aiutandola a realizzare il sogno di una vita: pubblicare un libro. Nel 2005 il resoconto dell’esperienza di Powell divenne un bestseller e un autentico caso editoriale, capace di interessare persino Hollywood. Quattro anni dopo, Julie & Julia. 365 giorni, 524 ricette e una piccola cucina venne mischiato al libro di memorie di Julia Child per creare una deliziosa commedia. Anche il film Julie & Julia conobbe la medesima fortuna degli esperimenti precedenti, venendo applaudito soprattutto per la prova attoriale fornita dalle protagoniste Amy Adams (nel ruolo di Powell) e Meryl Streep (che vincerà un Golden Globe per la sua interpretazione di Julia Child).
Nell’anno dell’uscita del film venne pubblicato anche Cleaving: A Story of Marriage, Meat and Obsession, il secondo libro di Powell che sfortunatamente resterà anche l’ultimo. Il marito Eric che era anche suo malgrado tra i protagonisti di quella seconda prova letteraria una volta le disse: “Odi tutti e ami tutti. Questa è la tua fortuna!”. Julie Powell non ha smesso fino all’ultimo giorno di scrivere, anche su quei social che erano diventati negli anni i naturali eredi della blogosfera in cui era “esplosa”. “Abbiamo un mezzo in cui possiamo digitare i commenti irritanti che dicevamo ad alta voce ai nostri amici”, rivelava entusiasta in merito nel 2009. La sua influenza è chiara in buona parte dei siti di cucina nati dopo di lei e oggi a ricordarla ci sono molti scrittori che non sarebbero mai esistiti senza il suo esempio. Deb Perelman, che aprì il suo spazio su internet proprio dopo aver visto il successo di Child, ha fotografato meglio di tutti i motivi per cui nessuno dimenticherà mai Julia Powell: “Ha parlato di cibo con una voce davvero umana che suonava come quella delle persone che conoscevo. Ha dimostrato che si può scrivere di certe cose anche senza frequentare una apposita scuola, senza molta esperienza e avendo a disposizione solo una cucina reale”.