Il cantautore britannico, già stella dei Police, in Italia per il suo concerto al Forum di Assago, ha trascorso parte del suo pomeriggio alla sede del Corriere della Sera, in occasione della presentazione della guida “I migliori 100 vini e vignaioli d’Italia 2023” di Luciano Ferraro e Luca Gardini. Produttore di vino insieme alla moglie Trudie Styler nella tenuta “Il Palagio” in Toscana, Sting ha ricevuto il premio “Vignaiolo verde”
Di Sting artista e cantautore sappiamo molto, ma forse non abbastanza, visto il suo processo di crescita e ricerca continua e costante. Di Sting appassionato di vini qualcosa si conosce, ma di Sting viticoltore forse non molto. Sì: Gordon Matthew Thomas Sumner, ex leader dei Police, 17 Grammy vinti in una lunga carriera che l’ha visto collaborare anche con Mary J. Blige, Herbie Hancock, Eric Clapton, Annie Lennox, Charles Aznavour e Mylène Farmer da anni ha una tenuta in Toscana dove segue con attenzione i suoi vigneti, e ha da poco iniziato a produrre vino. Il buen retiro di Sting e Trudie, la moglie, è la Tenuta il Palagio, a Figline Incisa Valdarno, nella splendida area collinare del Chianti.
Lì hanno trascorso parte del lockdown e entrambi si sono dedicati alla vita agreste, ma dove il cantautore non smette di scrivere: “Nella tenuta ho anche uno studio di registrazione, così riesco ad unire in un solo luogo le mie passioni” ammette con la sua innata eleganza nella sede del Corriere della Sera dove, insieme alla moglie, partecipa alla presentazione della guida “I migliori 100 vini e vignaioli d’Italia 2023” di Luciano Ferraro e Luca Gardini.
“MUSICA E VINO INTIMAMENTE CONNESSI”
“Tra la musica e il vino c’è una bellissima connessione, quasi una simbiosi. E un buon vino, come una bella canzone, racconta una storia. E in quella storia c’è sempre bisogno di una sorpresa: ecco, con il nostro vino vogliamo sorprendervi!” dice Sting in conversazione con Luciano Ferrero.
DA “BACI SULLA BOCCA” A “MESSAGE IN A BOTTLE”: I VINI DI STING & TRUDIE
Il vino prodotto a “Il Palagio” è bianco, ma anche rosso. “Baci sulla Bocca” è tra le new entries ed è un bianco da uve Vermentino: Trudie Styler non ha pensato alla canzone di Ivano Fossati quando ha scelto il nome, ma ha un chiaro riferimento ad un preciso periodo storico: “Quando mi è stato chiesto come volessi chiamare questo nuovo vino ho pensato a cosa mi mancasse di più in quel periodo, sì il lockdown. E quello che più mi mancava erano i baci e il contatto fisico” ammette Trudie sorridendo, che aggiunge di essere una grande amante dei vini bianchi, e proprio del Vermentino. “Baci sulla Bocca”, però, non è l’unico vino targato Sting & Styler: c’è “When we dance”, “Casino delle Vie” e “Sister Moon”. Dulcis in fundo, c’è anche la duplice versione, bianco e rosso, di “Message in a bottle”. Indovinate chi ha scelto questo nome?!