Yungblud lancia una linea di collane con chewing gum da lui masticati

Yungblud lancia una linea di collane con chewing gum da lui masticati

Il rocker britannico ha inaugurato una collezione di gioielli da collo con ciondoli molto particolari: dentro al pendente è contenuta una gomma da masticare, masticata proprio dal cantautore inglese. Il senso della trovata è quello di permettere ai suoi fan di «possedere un pezzo» della sua storia. I proventi andranno in beneficenza, a sostegno della filiera indipendente dell’industria musicale. Si tratta di 15 collane che sono state messe all’asta su eBay, a prezzi che vanno dai 90 ai 200 dollari

Un diamante è per sempre, ma per i fan di Yungblud è una collana con incastonato un chewing gum usato dal loro rocker del cuore a essere il pegno d’amore numero uno in assoluto.
Non è che siamo impazziti: il rocker britannico Yungblud ha inaugurato una collezione in edizione limitata di gioielli da collo con ciondoli assai particolari. Si tratta di pendenti dentro cui è contenuta una gomma da masticare, masticata proprio da lui…

Il senso di questa trovata shocking non è soltanto quello di scioccare, appunto: il cantautore inglese intende così permettere ai fan di «possedere un pezzo» della sua storia. I proventi andranno in beneficenza, a sostegno della filiera indipendente dell’industria musicale.

Si tratta di 15 collane che sono state messe all’asta su eBay, a prezzi che vanno dai 90 ai 200 dollari. Trovate le collane in vendita su eBay.

In fondo a questo articolo trovate le foto delle collane e anche la foto di Yungblud mentre ne mastica il fulcro, la chewing gum appunto.

NON SOLO GOMMA MASTICATA: C’È ANCHE ORO NELLE COLLANE DI YUNGBLUD

La mini capsule collection è composta da quindici pezzi unici ed è stata creata in collaborazione con 5 Gum e il gioielliere americano Greg Yuna.
Non manca inoltre della materia prima preziosa, oltre alla gomma da masticare con la saliva (e quindi il Dna) di Yungblud, che di certo per i suoi fan sfegatati è la materia più preziosa di tutte. Ma tornando alla materia prima preziosa vera e propria, le collane sono composte da una catena d’oro bianco da 14 carati. Attaccato alla catena c’è un pendente con una copertura di cristallo attraverso cui si vede il grumo di chewing-gum ruminato da Dominic Richard Harrison, meglio conosciuto con il nome d’arte di Yungblud.

LE GOMME DA MASTICARE SONO STATE CONSUMATE PRIMA DEI CONCERTI (COME ATTESTANO LE FOTO)

La maggior parte delle gomme da masticare che fanno da prime donne di questa edizione limitata sono state consumate dall’artista appena prima di salire sul palco. Le chewing-gum sono state mordicchiate in occasione dei suoi concerti, come lui stesso ha dichiarato. Inoltre al link della pagina di eBay dedicata all’asta si vedono pure le foto del musicista intento a masticare il chewing gum in questione: per ciascun prezioso venduto, l’acquirente avrà anche la testimonianza fotografica del cantautore che sta masticando la gomma, insomma.

I PROVENTI DEVOLUTI A UN’ORGANIZZAZIONE CHE SOSTIENE LA FILIERA INDIPENDENTE DELL’INDUSTRIA MUSICALE

Il range di prezzo dei monili firmati da Yungblud (anzi: dei monili masticati da Yungblud) va da 90 a 200 dollari. Tuttavia chi si accaparra uno dei 15 pezzi della collezione non si sentirà soltanto estremamente sciocco per aver speso i soldi in un gioiello che al posto dell’ambra incastona al proprio interno una gomma da masticare…
Comprare una di queste collane aiuterà infatti un settore che è stato molto colpito dalla pandemia, quello dell’industria musicale indipendente.

I proventi delle vendite dei gioielli di Yungblud verranno devoluti alla National Independent Venue Foundation, un’organizzazione che si impegna a sostenere la filiera indipendente dell’industria musicale che non sta passando momenti buoni dopo la crisi mondiale causata dall’epidemia di Covid.

CHI È YUNGBLUD

Con soli tre album, di cui l’ultimo uscito il 2 settembre 2022, questo artista ha già un seguito di fan degno di una rockstar.

L’anno scorso Dave Grohl l’ha presentato sul palco degli EMA’s con le seguenti parole: «Ecco perché penso che il rock and roll non è morto! Signore e signori Yungblud è una vera forza della natura!».

Giovanissimo (classe 1997), la forza di questo ragazzo è quella di essere lontano anni luce dalla solita rockstar belloccia e carismatica.
Non che sia carente di carisma, anzi. Ed è pure abbastanza belloccio, ma invece di puntare su sicurezza, ego forte, aspetto piacente e su tutto ciò che solitamente caratterizza (a prima vista) una rockstar, lui opta per gli antipodi.
Pazzia, depressione, malattia mentale e pensieri suicidari sono sempre presenti in Yungblud, dai testi alle melodie, dai videoclip alle esibizioni live. Nulla di nuovo sul fronte rock, dato che non esiste rockstar al mondo che non sia stata toccata nel vivo dal maledettismo. Però la differenza tra Yungblud e i suoi predecessori/colleghi è che lui focalizza tutto quanto su questi aspetti da dannato, non li lascia né come misteriosi sottintesi né come il solito corredo bohémien ormai stucchevole.

In più lui stesso smentisce Grohl (scusaci Dave), dichiarando in un’intervista che «la musica e in particolare il rock and roll sono diventati talmente noiosi… Non parlano di niente».
La sua invece è una musica “urbana”, ben distante dal rock ’n’ roll. I suoi pezzi trattano problematiche reali, temi scottanti, cose attuali che interessano la società di oggi.

UNA CARRIERA IN CONTINUA ASCESA

Dopo essersi fatto conoscere con 21st Century Liability nel 2018, con weird! nel 2020 e adesso con la sua terza fatica discografica, l’appena uscito Yungblud, e anche grazie alle collaborazioni con Machine Gun Kelly e con Travis Barker dei Blink-182, oggi Yungblud – al secolo Dominic Richard Harrison – è un nome altisonante delle sette note.

Chitarra, pianoforte e batteria sono i tre strumenti che padroneggia, quindi si può dire che conosce i tre capisaldi di melodia e ritmica.
Il suo sostrato musicale lo si deve all’educazione che gli è stata impartita in famiglia: il padre lavorava in un negozio di chitarre e chiaramente suonava questo strumento, come anche suo nonno.
Sfatiamo una volta per tutte la leggenda metropolitana per cui il nonno avrebbe suonato assieme ai T. Rex: parlando con Rolling Stone Italia, Yungblud ha spiegato che è stato frainteso. «In un’intervista ho raccontato che mio nonno era un musicista e che aveva aperto dei concerti dei T. Rex dalle nostre parti e da lì è uscita la storia di mio nonno che suonava con Marc Bolan. Ma non è vero!»T. Rex o non T. Rex, ha comunque ricevuto un’eredità musicale notevole da due generazioni differenti, quella del nonno e quella del padre. Non solo sul piano puramente tecnico ma anche come cultura: dal glam rock a cui si è avvicinato grazie al nonno (ok che non suonava assieme a Bolan però ascoltarlo lo ascoltava eccome) fino al Northern Soul tipico della sua terra, il ragazzo è imbevuto di filoni differenti. Versatilità che si nota chiaramente dal pastiche di sonorità che ha fatto suo.


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