I familiari dell’uomo afroamericano di 46 anni assassinato da un agente di polizia a Minneapolis, George Floyd, faranno causa al rapper per aver affermato che invece sarebbe morto per un’overdose di fentanil. 250 milioni di dollari è la cifra per cui è stato citato in giudizio l’artista, che nelle ultime settimane è al centro di numerose polemiche per le T-shirt con scritto ‘White Lives Matter’ (che gli sono costate anche l’annullamento del contratto di collaborazione con Adidas)
La famiglia di George Floyd fa causa a Kanye West per aver detto che è morto per abuso di droghe.
Il rapper ha affermato che Floyd è morto per un’overdose di fentanil in un podcast, scatenando una causa da 250 milioni di dollari.
La madre della figlia di George Floyd, Roxie Washington, ha citato in giudizio Kanye West per 250 milioni di dollari dopo che l’artista ha affermato che l’uomo di 46 anni è morto per abuso di droghe piuttosto che essere stato assassinato da un agente di polizia.
LE DICHIARAZIONI DI KANYE WEST
Sabato scorso, il 15 ottobre, nel podcast Drink Champs, West (che ha cambiato legalmente il suo nome in Ye) ha affermato che Floyd è morto per un’overdose di fentanil. “Nella stessa intervista, che da allora è stata rimossa da YouTube, West ha anche fatto commenti antisemiti”, come riporta il giornalista britannico Erum Salam sul quotidiano inglese The Guardian.
Le dichiarazioni di Kanye West sono false, dato che il medico legale capo della contea di Hennepin, il dottor Andrew Baker, ha testimoniato che la causa immediata della morte di Floyd è stata “l’arresto cardiopolmonare che complicava la compressione debole, di contenimento e del collo delle forze dell’ordine”, ossia l’arresto del cuore e dei polmoni di Floyd, arresto causato da chi gli impediva di respirare (l’agente di polizia).
L’ORDINANZA CONTRO WEST
Gli avvocati che rappresentano Roxie Washington (legali del Witherspoon Law Group e Dixon & Dixon Attorneys at Law) hanno presentato un’ordinanza contro West in cui si legge: “La causa della morte del signor Floyd è ben risolta attraverso le prove presentate nei tribunali durante i processi penali e civili che sono stati il risultato della sua prematura e orribile morte. Ciononostante (Kanye West-Ye) ha fatto dichiarazioni maliziose inesatte e infondate, causando danni alla proprietà del signor Floyd e alla sua famiglia”.
LA MORTE DI GEORGE FLOYD
George Floyd è stato assassinato nel maggio 2020. La sua morte ha suscitato l’indignazione internazionale e ha alimentato un dibattito sulla brutalità della polizia negli Stati Uniti d’America.
Questo dibattito è stato aperto dopo che l’ufficiale di polizia bianco di Minneapolis di nome Derek Chauvin ha premuto il ginocchio contro il collo di George Floyd, un uomo nero che era disarmato. Chauvin ha premuto il ginocchio sul collo di Floyd “per un totale di nove minuti e 29 secondi durante un arresto fuori da un negozio di alimentari Cup Foods”.
DEREK CHAUVIN ARRESTATO PER OMICIDIO
Nell’aprile 2021, Derek Chauvin è stato dichiarato colpevole di tre accuse di omicidio e omicidio colposo.
Ora sta scontando due pene detentive contemporaneamente, per una pena totale di più di 22 anni. Altri tre agenti coinvolti nella morte di George Floyd hanno ricevuto condanne più leggere.
LE T-SHIRT DI KANYE WEST CON SCRITTO ‘WHITE LIVES MATTER’
Il 3 ottobre il cantante statunitense si trovava a Parigi per presenziare alla sfilata del suo brand, Yeezy.
In quell’occasione ha indossato la T-shirt con su scritto «White Lives Matter», una chiara e provocatoria rivisitazione dello slogan «Black Lives Matter».
Dopo che si sono sollevate innumerevoli proteste, West ha rimarcato il suo pensiero, scrivendo in una storia di Instagram: «Lo sanno tutti che il Black Lives Matter era una truffa. Ora è finita, prego».
La maglietta con la scritta infelicemente storpiata è stata indossata da West e dall’influencer e attivista Candace Owens (che si trovava al fianco del rapper-imprenditore).
ADIDAS HA BLOCCATO L’ACCORDO CON IL RAPPER
A seguito dello scandalo delle T-shirt con la scritta «White Lives Matter», il brand di abbigliamento sportivo Adidas ha annunciato di aver bloccato la partnership con il rapper, bandendo la linea di sneakers del suo brand (Yeezy).
Nel comunicato stampa con cui l’azienda di abbigliamento sportivo fa sapere di aver bloccato l’intesa non viene menzionato esplicitamente l’episodio della scritta “White Lives Matter” (che significa “le vite dei bianchi valgono”, come “Black Lives Matter” sta per “le vite dei neri valgono”).
Tuttavia il suddetto comunicato sottolinea che “le partnership che funzionano sono legate al rispetto reciproco e ai valori condivisi”, quindi con chiaro riferimento a quanto accaduto poche settimane fa durante la Paris Fashion Week.