Dopo “Valzer con Bashir”, Ari Folman ritorna con un adattamento del celeberrimo “Diario”. In sala dal 29 settembre
Presentato fuori concorso al Festival di Cannes 2021, arriva al cinema dal 29 settembre “Anna Frank e il Diario Segreto”. Frutto di otto anni di lavoro da parte di Ari Folman, regista candidato all’Oscar e vincitore del Golden Globe per “Valzer con Bashir”, questo retelling ha l’intento di avvicinare le nuove generazioni alla tematica dell’Olocausto. Nel nuovo film d’animazione, il regista, affiancato dalla disegnatrice Lena Guberman, dà vita a Kitty, l’amica immaginaria a cui si rivolge Anna nel suo Diario, decisa a ritrovare l’amica tanto amata, in una febbrile ricerca attraverso l’Europa di oggi.
“Anna Frank e il Diario Segreto” inizia con un miracolo: Kitty, l’amica immaginaria alla quale Anna Frank scriveva nel suo celebre Diario, prende vita nella Amsterdam dei nostri giorni. Ignara del fatto che siano trascorsi 75 anni, Kitty è convinta che, se lei è viva, allora deve essere viva anche Anna. Anna Frank e il Diario Segreto è la storia di Kitty e della sua febbrile ricerca attraverso l’Europa di oggi per ritrovare l’amica tanto amata. Armata del prezioso Diario e aiutata dal suo amico Peter, che gestisce un centro di accoglienza segreto per rifugiati clandestini, Kitty segue le tracce di Anna, dall’Annessione alla sua tragica fine durante l’Olocausto. Sconcertata da un mondo lacerato e dalle ingiustizie sopportate dai bambini rifugiati, Kitty decide di realizzare l’intento di Anna e, grazie alla sua onestà e al suo senso morale, lancia un messaggio di speranza e di generosità indirizzato alle generazioni future.
“PER RAGGIUNGERE I GIOVANI ALLA STORIA”
– Ari Folman ha spiegato perché ha usato l’animazione per trattare questo argomento in “Anna Frank e il Diario Segreto”: “Credo che sia un mezzo per raggiungere il pubblico più giovane. Ed è esattamente per questa ragione che la Fondazione Anne Frank di Basilea mi ha contattato otto anni fa, chiedendomi di realizzare proprio un film di animazione. Cercavano una nuova dimensione attraverso la quale raccontare la storia dell’Olocausto”.
ARI FOLMAN, OMAGGIO AI GENITORI SOPRAVVISSUTI ALL’OLOCAUSTO
– “La principale novità è stata quella di trasformare Kitty da amica immaginaria di Anna in una persona reale. Lei, e non Anna Frank, è la protagonista del nostro film. È lei a intraprendere una ricerca per scoprire cosa sia successo ad Anna dopo la fine della guerra, come sia morta, cosa le sia successo. Facendo questo, scopre anche quale sia l’attuale situazione in Europa, piena di immigrati provenienti da ogni parte del mondo, in fuga da zone di guerra” ha raccontato il regista di “Valzer con Bashir”, che alla presentazione a Cannes 2021 aveva raccontato che il film è un omaggio “ai miei genitori sopravvissuti all’Olocausto, deportati ad Auschwitz nei giorni in cui la famiglia di Anne Frank entrava al campo di Bergen-Belsen. Da bambino ho sentito tante storie da loro, storie che non avrei voluto sentire, troppo piccolo per ascoltarle. Quello che credo sia la forza del diario e la ragione del suo successo tra i più giovani è che in questo libro non c’è violenza, non c’è orrore ma l’intimità di una ragazza e la sua crescita”.