Il cantante romano ha presentato il nuovo disco di inediti a Siviglia, nella prima di dieci anteprime del tour che partirà il 30 ottobre da Los Angeles. E interviene sul caso Pausini nato in un programma della tv spagnola
Eros Ramazzotti torna sul palco e lo fa con il nuovo album “Battito infinito“, anticipato dai singoli “Ama” e “Sono” con Alejandro Sanz. L’album è composto da 12 canzoni che parlano di amore universale. Tra i brani: “Ogni volta che respiro” primo e unico pezzo pop composto dal maestro Ennio Morricone; “Figli della terra” in duetto con Jovanotti e “Magia” dedicata al figlio Gabrio Tullio.
Essere liberi di amare chi si vuole, senza limiti né barriere è il pensiero è racchiuso in “Battito Infinito” che esce a quattro anni di distanza dal precedente “Vita ce n’è”.
Per questo progetto Eros ha collaborato con musicisti di spicco come il chitarrista Michael Landau e Keith Carlock, già batterista di Sting e James Taylor.
Lo spettacolo durante il quale Ramazzotti ha presentato l’album è stato il World Tour Première a Siviglia si è svolto su un palco altamente tecnologico rivestito di LED con proiezioni 3D e giochi di prospettive. Il concerto è stato una sequenza di brani tra novità e hit storiche, spesso cantate metà in italiano e metà in spagnolo.
“Non ho più vent’anni ma la musica mi piace ancora e penso che morirò sul palcoscenico perché la mia vita è la musica” ha detto Eros tra le ovazioni del pubblico ispanico.
Riguardo alla vicenda di Laura Pausini che in tv, in Spagna, ha evitato di intonare il brano “Bella Ciao” (divenuta popolarissima in quel Paese per la serie tv “La casa di carta”) per evitare strumentalizzazioni politiche a pochi giorni dalle elezioni italiane., si è espresso in questi termini: “Noi non facciamo politica, facciamo musica“. Il cantante si schiera al fianco della collega: “La canterei? No, è una canzone troppo politica”.