Dalla visione rivoluzionaria e innovativa al suo stile senza tempo, dall’impegno nel sociale all’attenzione all’ambiente
“Per indole guardo sempre avanti e raramente indietro“.Con la sua visione innovativa ha saputo rivoluzionare il mondo della moda. Grande stilista, indiscusso talento creativo, profonda cultura del lavoro, spiccata competenza imprenditoriale, uomo di profonda umanità, orgoglio dell’Italia nel mondo. Giorgio Armani, in questo 11 luglio, compie 88 anni.
TALENTO CREATIVO E CULTURA DEL LAVORO – Nato a Piacenza, il primo lavoro come vetrinista e commesso della Rinascente, a Milano. Gli studi universitari di Medicina, lasciati per svolgere il servizio militare (molto sentita la sua lettera ai medici impegnati nell’emergenza Covid, nella prima ondata della pandemia). “Penso che si possa sempre migliorare ed è quello per cui mi impegno”, ha rivelato nel corso di una recente intervista. Sua la concezione di uno stile in grado di mettere al centro la persona, più che conformarla. La prima collezione di Armani risale al 1975, anno in cui fonda l’azienda omonima.Tra le sue intuizioni, le giacche destrutturate, con cui rivoluziona il design. Rivisita ancheil tailleur. Segna la svolta della moda maschile, liberandola dalla rigidità dei tradizionalismi.
IL CONNUBIO CORPO-ABITO– Tagli nitidi e puliti, forme morbide e tessuti leggeri, che seguono e assecondano le forme del corpo. Il suo elegantissimo blu e il nero, la predilezione per il grigio, il beige e il “greige“, colore “inventato” da Giorgio Armani, un mix riuscito degli ultimi due. Tra le sue fonti di ispirazione, le culture orientali e araba. La maison è da sempre tra le più amate dai divi del cinema mondiale. Un’idea di eleganza e appropriatezza che permane e che segna le sue collezioni ancora oggi.
L’IMPEGNO SOCIALE – Giorgio Armani è stato tra i primi, nel suo settore, a intuire la portata e i rischi della pandemiae a prendere provvedimenti per la tutela dei suoi dipendenti, dei clienti, del pubblico delle sue sfilate, giàall’inizio della prima ondata di Covid, nel febbraio 2020. Si è subito prodigato a donare fondi agli ospedali, a riconvertire l’attività per produrre camici per i medici e mascherine. Ha risposto con sensibilità e solidarietà anche allo scoppio della guerra in Ucraina. È, inoltre, da sempre attento alle tematiche ambientali, alla sostenibilità e alla salvaguardia del mondo animale.