L’interprete britannica, 26 anni, che nella serie televisiva sulla famiglia reale inglese interpreta la principessa Diana ha ufficializzato in un’intervista rilasciata a Vogue UK la richiesta di essere chiamata con il pronome “loro”. “Nella mia mente, il genere non è qualcosa che sembra fisso e non so se lo sarà mai; potrebbe esserci sempre un po’ di fluidità per me” ha detto la star
Emma Corrin, star della serie televisiva “The Crown”, ha ufficializzato in un’intervista rilasciata a Vogue UK la richiesta di essere chiamata con il pronome “they”, “loro” in italiano.
“Nella mia mente, il genere non è qualcosa che sembra fisso e non so se lo sarà mai”, ha detto la star. “Potrebbe esserci sempre un po’ di fluidità per me” ha aggiunto.
Riferisce di aver riflettuto se fare o meno il coming out con la propria famiglia e anche con i fan e con tutto il mondo, decidendo per il sì perché dice di sentirsi meglio con il pronome “they/them”.
La star inglese di “The Crown”, 26 anni, è diventata famosa per il suo ritratto televisivo della principessa Diana. Solo di recente ha avanzato questa richiesta, figlia legittima (oltre che richiesta legittima) della “Gender Fluid Era”. Però sottolinea: “Mi sento molto più a mio agio quando vengo chiamato ‘loro’, ma i miei amici più cari mi chiamano ‘lei’ e non mi dispiace, perché so che mi conoscono”.
Emma Corrin è la star recentemente apparsa in una serie di scatti di moda, inclusa la copertina del numero di agosto 2022 dell’edizione inglese di Vogue, quella a cui ha offerto la propria rivelazione.
Su Vogue indossa un abito elegante con sotto una canotta bianca, firmati Louis Vuitton.
IL PROBLEMA DEL VESTIRSI SUL SET
La star spiega a Vogue che durante la sua carriera ha incontrato non poche difficoltà sul set per quanto riguarda i vestiti di scena, in particolare per la biancheria intima.
“Ricordo di aver lottato con il dover indossare reggiseni in ‘Chatterley’ e nei panni di Marion”, ha raccontato Emma Corrin, che vedremo tra poco in “My Policeman” al fianco di Harry Styles.
“Sono un’attrice e ho un lavoro da fare”, ammette Emma Corrin, che quindi mette davanti a qualsiasi cosa la propria professionalità e la capacità di calarsi in ogni tipo (e genere) di personaggio. “Io e il mio guardaroba ci siamo davvero fatti una risata quando ho indossato questi reggiseni degli anni ’60”, ha aggiunto con ironia.
LA SOLIDARIETÀ RICEVUTA DAI SUOI CARI
Corrin ha sottolineato come la propria famiglia sia stata solidale quando si è dichiarata un membro della comunità LGTB+.
“Ho iniziato a uscire con una ragazza e l’ho detto a mia madre”, ha raccontato. “E poi il mio fratellino mi ha mandato un messaggio in DM dicendo: ‘Ehi, volevo darti il benvenuto, perché sono bisessuale da anni’”.
Una vera fortuna quella di avere il supporto della propria famiglia, cosa importantissima per chiunque. Corrin nota che per le generazioni future le cose andranno meglio, questo grazie alla strada che è stata aperta dai pionieri dei diritti LGTB+.
“La prossima generazione sarà molto più rilassata. Stanno trovando un modo per esprimersi che è meno binario in un modo molto organico”, nota Corrin.
IL COMING OUT DI EMMA CORRIN
Emma Corrin ha fatto il proprio coming out lo scorso aprile, scrivendo su Instagram le seguenti parole: “la tua sposa queer preferita”.
Ha ammesso di non essere sicura se quella fosse “la cosa giusta da fare”. “Non ero sicura che fosse la cosa giusta da fare, ma il feedback delle persone nella comunità queer è stato meraviglioso”, ha detto su “Granda Reports” di ITV.
“Penso che la visibilità sia la chiave di queste cose. Il mio viaggio è stato lungo e ne ho ancora molta di strada da fare”, ha aggiunto.
Parlando della tendenza della nostra società a definirci secondo il rigido sistema binario, Corrin ha notato quanto segue: “Questo è il modo in cui la società funziona all’interno di questi binari, e mi ci è voluto molto tempo per rendermi conto che esisto da qualche parte nel mezzo, e non sono ancora sicuro di dove sia ancora”.
Di seguito potete vedere il post di Instagram di Emma Corrin in cui ha condiviso la cover di Vogue UK in cui compare come storia di copertina.