Aconquistare il titolo nel corso del secondo episodio è Danilo con il suo Musciora Alguer Restaurant, “Miglior ristorante di cucina sardo-catalana di Alghero”. Chef Borghese ti aspetta ogni domenica in prima serata su Sky Uno, sempre disponibile on demand, visibile su Sky Go e in streaming su NOW.
Il viaggio di 4 Ristoranti è ripartito da Torino con i nuovi episodi (ogni domenica in prima serata su Sky Uno, sempre disponibile on demand, visibile su Sky Go e in streaming su NOW) e nella seconda puntata, dal capoluogo piemontese ci ha portati su una delle isole più incantevoli del Mediterraneo, la Sardegna. E’ qui che la sfida tra i ristoranti sardi si è svolta, nel cuore catalano della stessa: Alghero, “la piccola Barcellona”, come molti la definiscono. Una cittadina ricca di storia in cui ci si ritrova tra strade chiamate “carrer dels pescadors”, “carrer dels hortolans” o “plaça del municipi”, e la cui cucina è un mix di piatti sardi e di ispirazione catalana tra cui spicca la paella algherese, categoria Special su cui si sono confrontati i concorrenti in gara. A trionfare tra Roberta (Frontemare Beach Restaurant), Andrea (Nautilus), Daniele (Movida) e Danilo (Musciora Alguer Restaurant), è stato proprio quest’ultimo. Ecco cosa ci ha raccontato il vincitore.
L’INTERVISTA AL VINCITORE
Come è stato partecipare a 4 Ristoranti?
Partecipare a 4 Ristoranti è stata una bellissima esperienza sia a livello umano che a livello lavorativo, ha suscitato in noi un’immensa emozione, considerando poi l’importanza e il seguito che possiede il programma, ancor di più!
Qual è stato il vostro primo pensiero dopo essere stati chiamati?
Il nostro primo pensiero è stato “cavolo che bella esperienza possiamo goderci, giocheremo per divertirci ma soprattutto per arrivare primi”.
Musciora era il soprannome di tuo nonno, al di là del significato letterale, cosa significa per te?
Per me non è un semplice nome, ma un progetto di famiglia da portare avanti, un progetto del mio lavoro, un nome a cui sono molto attaccato e che rappresentare al meglio la nostra forza. La famiglia per me è tutto quindi è stato spontaneo far diventare Musciora la famiglia del mio lavoro.
Fondere tradizione e innovazione in cucina è un’arte, tu dove l’hai appresa?
Unire tradizione e innovazione è stato per me molto semplice, sono nato in una famiglia di umili pescatori e agricoltori, quindi il mangiar sano secondo le tradizioni è sempre nato spontaneo, e data la mia giovane età sia personale che ristorativa unire le nuove tecniche di cottura con ingredienti e ricette storiche nasce in maniera naturale.
In cosa la cucina catalana si differenzia da quella sarda?
La cucina catalana mette delle basi ben definite su dei piatti simbolo e diciamo storici, mentre la cucina sarda ha una più ricca vastità di ingredienti poveri da cui trarre ricette sempre nuove.
Dove trovate ispirazione per le vostre ricette?
L’ispirazione per le nostre ricette la troviamo semplicemente pensando a quelli che erano i piatti di riferimento amati e consumati dai miei nonni, dai miei genitori e da me medesimo.
Che cosa in un ristorante ti fa sentire a casa?
In un ristorante per sentirsi a casa, il punto chiave è l’accoglienza generale. E questa passa anche attraverso il racconto delle proprie storie vissute, l’accoglienza inoltre sta anche in certi piatti capaci di farci tornare bambini, chiudendo gli occhi ci si sente a casa della nonna…
La critica più costruttiva che hai ricevuto e il complimento più bello.
La critica più costruttiva che ho ricevuto si riferisce al mio modo di pormi ai tavoli, l’invito a essere meno teso possibile e fiero di ciò che serviamo. Il complimento che mi ha fatto più piacere è che mangiare da noi è un’esperienza, un viaggio e non solo cibarsi bene.
Quale dei vostri piatti dedichereste ad Alessandro Borghese e perché?
Un dolce che è un caro ricordo di nonna, un tiramisù povero ottenuto con le materie prime che si trovavano allora in casa, e infatti Ale ha scelto proprio quello.
Chi vorreste avere come ospite illustre nel vostro locale?
Il mio sogno sarebbe Alessandro Del Piero come personaggio pubblico, e come chef Massimo Bottura: sarebbe il mio più grande sogno.