Da Love to Love you Baby a Bad Girls: con i suoi brani la regina della disco music è diventata una vera e propria icona degli anni Settanta. Sperimentazioni e azzardi l’hanno portata a vincere diversi premi e, dal 1992, sulla Hollywood Walk of Fame brilla la sua stella
La regina della disco music, Donna Summer, moriva 10 anni fa, il 17 maggio 2012. Nata a Boston il 21 dicembre 1948, è stata una delle cantanti più amate degli anni Settanta, diventando una vera e propria icona e vendendo oltre 150 milioni di dischi. Nel corso della sua carriera ha collezionato cinque Grammy, un Golden Globe e un Oscar. Sulla Hollywood Walk of Fame, dal 1992, brilla la sua stella. A 10 anni dalla sua scomparsa, la sua musica è ancora leggenda: ecco i 5 brani che più la rappresentano.
LOVE TO LOVE YOU BABY
È il 1975 e il produttore di Donna Summer, l’italiano Giorgio Moroder, costruisce per lei una canzone di quasi 17 minuti fatta di sound dance, atmosfera erotica e orgasmi simulati: Love To Love You Baby. Il disco esce in America a novembre, diventando subito un enorme successo nelle discoteche e contribuendo al massiccio affermarsi della disco music degli anni successivi. Gli orgasmi simulati e i gemiti presenti in tutto il brano destarono parecchio scalpore e critiche, ma la canzone scalò ugualmente le classifiche e ancora oggi è una pietra miliare (non solo della musica disco).
I FEEL LOVE
Nel 1977 Donna Summer dà voce a quello che diventerà il più famoso e influente brano dance di sempre. Si tratta di I Feel Love che fonde la techno alla disco music e che con il suo successo spalanca di fatto le porte all’uso dell’elettronica nella musica. Spesso si parla di questo brano come “la canzone del futuro”, proprio perché ha saputo proiettarsi verso un genere completamente nuovo.
LAST DANCE
Il 1978 è l’anno del successo di Last Dance (scritta da Paul Jabara). La canzone è la colonna sonora della commedia musicale Thank God It’s Friday (Grazie a Dio è venerdì, ndr), ambientata in una discoteca. La canzone vinse sia un Oscar che un Golden Globe.
HOT STUFF
Il 1979 è l’anno di un nuovo grande successo: Hot Stuff. In questo caso Donna Summer unisce dance e rock. Il ritornello è diventato leggendario e ancora oggi è probabilmente uno dei più cantanti:
Lookin’ for some hot stuff, baby, this evenin’
I need some hot stuff, baby, tonight
I want some hot stuff, baby, this evenin’
Gotta have some hot stuff
Gotta have some love tonight
Hot Stuff è diventata famosa anche perché è stata il tema principale del celebre striptease maschile nel film del 1997 Full Monty. Indimenticabile – tra le altre – la scena in cui i protagonisti ripassano la coreografia mentre sono in coda alle poste.
BAD GIRLS
Atmosfere notturne, il venerdì sera, le ragazze di strada: è questa l’ambientazione di un altro grande successo di Summer, Bad Girls, del 1979, che da subito conquista il mercato. Il brano è a metà strada tra l’ormai classica disco e le sperimentazioni musicali elettroniche e dance. Si riconosce subito dall’introduzione (Toot toot, hey, beep beep), dal ritornello e dal primo verso:
Bad girls, talking ’bout the sad girls
Sad girls, talking ’bout bad girls, yeah
See them out on the street at night (Walkin’)
Picking up all kinds of strangers,
if the price is right
You can score if your pocket’s nice
But you want a good time