Cinema, arriva Blu38 di Roger Fratter

Cinema, arriva Blu38 di Roger Fratter

“BLU38” diretto da Roger A. Fratter dipana una storia misteriosa, sia valorizzando ciò che arriva in cuffia alla protagonista, Anita, che coordina le corse dei taxisti in una cooperativa dove lavora il marito Tristano (con il codice Blu38), sia utilizzando gli stilemi di un giallo singolare sopra una storia di conflitti personali.
Si comincia con il rimando al suicidio di Andrea, figlio di Anita e Tristano, la vigilia di Natale. Poi si arriva alla scoperta che Tristano è coinvolto nell’omicidio di Anna, già fidanzatina di Andrea. Entra quindi in scena Matilde, complice di Tristano… e si continua in un crescendo di tensione.
La trama ha al centro un’unica protagonista: la Ponziani, nel film Anita. Con lei, nel cast, ci sono come interpreti Nicola Lepore (Andrea), Ana Uritu (Anna), Gloria Gordini (Donatella), Liliana Maiani (Viviana), Valentina Di Simone (Gea), quest’ultima autrice anche del soggetto e con Giancarlo Mangione della sceneggiatura.
È la protagonista, attraverso la musica, i rumori e le voci percepite, a cercare di capire non solo se stessa, ma la realtà esterna dove la vita continua in tanti modi.
Il film ha ottenuto due premi importanti al Nez International Film Festival di Calcutta.
I riconoscimenti vanno a Roger Fratter per la miglior regia (film straniero) e ad Antonella Ponziani per la miglior interpretazione femminile (film straniero).
Un «thriller psicologico», come spiega il regista Fratter. E continua: «Il film non solo è contestualizzato in un unico ambiente, ossia una stazione di taxi, ma è concentrato prevalentemente su una donna. Lo spettatore per certi versi vede tutto attraverso di lei, attraverso i suoi primi piani. È un genere che ha preso abbastanza piede in questi anni, ma come film italiano è davvero particolare».
Una pellicola complessa, in cui la percezione dello spettatore è quella di trovarsi davanti a una realtà oggettiva di malessere, in un’ambientazione sostanzialmente claustrofobica, un microcosmo in cui la donna convoglia il suo universo interiore. I primi commentatori di questo lungometraggio hanno sottolineato la rilevanza dei suoni: nelle parole di Fratter, «viviamo tutto il film attraverso la linea telefonica e molti protagonisti li sentiamo solo a voce».
Confida il regista: «È stato difficile trovare qualcuno in grado di tenere sul proprio volto quasi tutta la durata del film, serviva una grande attrice». La scelta è ricaduta sulla Ponziani, nota attrice romana che ha lavorato con Fellini, nel ’93 vincitrice del David di Donatello e del Nastro d’argento come migliore attrice protagonista per il film «Verso Sud» di Pasquale Pozzessere.
Fratter conclude spiegando quali siano i suoi riferimenti nel lavoro: «Sono piuttosto poliedrico, ma mi ispiro al cinema italiano del passato. Per fare alcuni nomi: Scola, Antonioni, Pasolini. Mi interessano le psicologie dei personaggi, scandagliarne l’animo…Mi occupo anche di cinema di genere, in particolare western all’italiana, e potrei dire che Sergio Leone è il mio maestro». Il film andrà in onda il 4, 5, 6, maggio al cinema Politeama di Piacenza. Il regista e i membri del cast saranno presenti alla prima del 4 maggio.

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