La proclamazione della cinquina finalista si terrà l’8 giugno a Benevento, al Teatro Romano, mentre l’elezione del vincitore si svolgerà giovedì 7 luglio al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma
Il Comitato direttivo del Premio Strega ha reso noti i 12 libri finalisti che concorreranno all’edizione 2022. Da questi sarà poi selezionata la cinquina finale.
I candidati sono Alessandra Carati con ‘E poi saremo salvi’ (Mondadori) presentato da Andrea Vitali; Alessandro Bertante con ‘Mordi e fuggi’ (Baldini e Castoldi) presentato da Luca Doninelli; Claudio Piersanti con ‘Quel Maledetto Vronskij’ (Rizzoli) presentato da Renata Colorni; Daniela Ranieri con ‘Stradario aggiornato di tutti i miei baci’ (Ponte alle grazie) presentato da Loredana Lipperini; Davide Orecchio con ‘Storia aperta’ (Bompiani) presentato da Martina Testa e Claudio Piersanti; Fabio Bacà ‘Nova’ (Adelphi) presentato da Diego De Silva; Jana Karsaiova ‘Divorzio di velluto’ (Feltrinelli) presentato da Gad Lerner; Marco Amerighi con ‘Randagi’ (Bollati Boringhieri) presentato da Silvia Ballestra; Marino Magliani con ‘Il cannocchiale del tenente Dumont’ (L’Orma) presentato da Giuseppe Conte; Mario Desiati con ‘Spatriati’ (Einaudi) presentato da Alessandro Piperno; Veronica Galletta con ‘Nina sull’argine’ (Minimum Fax) presentato da Gianluca Lioni; Veronica Raimo con ‘Niente di vero’ (Einaudi) presentato da Domenico Procacci e Daniela Ranieri.
A giugno gli autori candidati e finalisti alla 76esima edizione del Premio Strega saranno ospiti di festival e manifestazioni culturali in tutta Italia. La proclamazione della cinquina finalista si terrà l’8 giugno a Benevento, al Teatro Romano, alla presenza dei dodici candidati e del pubblico, mentre l’elezione del vincitore si svolgerà giovedì 7 luglio al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia.
La maggior parte delle opere scritte durante la pandemia
“Le 74 opere di narrativa proposte quest’anno al Premio Strega sono state scritte o completate nei due anni di pandemia, nell’isolamento forzato e nella solitudine” ha spiegato Melania Mazzucco, presidente del Comitato direttivo del premio. “In molti dei romanzi candidati, i personaggi femminili – siano di finzione o di autofinzione – disegnano una nuova geografia umana. Donne non convenzionali, estranee agli stereotipi di genere. Bambine e ragazze anomale e diverse, amiche coraggiose, mogli divorziate, madri single, madri scriteriate, ossessivamente dedite ai figli o alla propria felicità, donne non madri per desiderio di indipendenza, che fanno i conti con la loro vocazione alla libertà e alla scrittura, e con l’esercizio di professioni altamente specializzate cui fino a pochi anni fa era loro vietato l’accesso. Voci graffianti e ironiche, saggiamente malinconiche o debordanti intelligenza, che testimoniano una svolta – ci auguriamo irreversibile – nella nostra società e nella nostra letteratura”.