Il maestro del D-Day
L’agente di maggior successo dell’MI6 della Seconda Guerra Mondiale è uno spagnolo, Juan Pujol. Contraddistinto da una completa avversione ai totalitarismi, maturata durante la Guerra Civile spagnola, allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale offre i suoi servigi agli inglesi che accettano la sua proposta di arruolamento dopo moltissimi rifiuti, e soprattutto dopo che Pujol, nome in codice agente Garbo, riesce a mettere in piedi un’intricatissima rete di agenti tramite i quali passa ai tedeschi, ai quali si era proposto, informazioni false e sbagliate. E’ lui “Il maestro del D-Day” raccontato da “La guerra segreta” in onda martedì 29 marzo alle 22.10 su Rai Storia.
Nel 1944 l’agente Garbo e i suoi agenti costituiranno una parte essenziale nell’operazione di depistaggio sul luogo esatto dello sbarco in Normandia: prima del D-Day, fa credere loro che l’attacco principale sarebbe avvenuto al Pas de Calais, poi, quando capisce che non può più fornire informazioni errate ai tedeschi senza essere scoperto, inscena la propria morte e fugge in Venezuela. Conquista a tal punto la fiducia dei tedeschi – che non capiranno mai che li aveva imbrogliati per tutta la durata della guerra – che gli conferiscono la Croce di ferro per il suo contributo alla Germania e pagano tutti i 27 agenti alle sue dipendenze, da lui inventati. Parallelamente sarà fatto membro dell’Ordine dell’Impero britannico. Pujol muore in Venezuela nel 1988.