Don Matteo, le rivelazioni di Terence Hill: «Non volevo lasciare»

Don Matteo, le rivelazioni di Terence Hill: «Non volevo lasciare»

L’attore ha spiegato di aver proposto quattro film anzichè una serie, ma la produzione ha rifiutato

Terence Hill appende l’abito talare al chiodo. L’attore torna in Don Matteo 13, da giovedì 31 marzo su Rai Uno al posto di DOC – Nelle tue mani, ma solo per salutare il ruolo del sacerdote che per oltre vent’anni (dal 2000) ha fatto compagnia a milioni di italiani in più di 250 episodi. 

Attualmente si trova a Malibù dove è arrivato a Natale per una visita al figlio ed è rimasto. L’attore veneziano, che il 29 marzo compirà 83 anni, ha colto quest’occasione per riposare e rimettere ordine nei progetti futuri.  A TV, Sorrisi e canzoni ha raccontato i motivi del suo addio alla fiction. 

«In realtà – ha detto – non volevo smettere di fare Don Matteo, avrei solo voluto farlo in maniera diversa perché i tempi del set erano molto impegnativi. Durante le riprese di questa ultima stagione, le giornate di lavoro erano lunghissime, dormivo cinque ore per notte. Bellissimo, per carità, ma anche stancante».

Il passaggio di testimone a Raoul Bova (che interpreta il misterioso Don Massimo), insomma, non sembra proprio indolore. Per ovviare a questi ritmi serrati Terence Hill aveva indicato un possibile cambio di rotta: «Avevo proposto di fare quattro film all’anno, sul modello de Il Commissario Montalbano. Purtroppo la mia idea non è stata accettata dalla Rai che, per ottimizzare i costi, ha bisogno della serie lunga».

Nonostante la risposta negativa della produzione, Terence Hill (al secolo Mario Girotti) non esclude il ritorno per un cameo dopo l’ultimo ciak avvenuto lo scorso settembre. Il sacerdote infatti esce di scena dopo le prime quattro puntate ma non muore.  

Il profilo Instagram ufficiale della serie riporta alcuni stralci dell’intervista di Terence Hill al Corriere della sera: «Non è prevista una puntata incentrata sull’uscita di scena di Don Matteo. Non ci saranno lacrime e abbracci. Raoul arriva nel quinto episodio e, in seguito, si scoprirà che tipo di legame lo unisce al mio personaggio: è proprio Don Matteo ad averlo scelto come successore, e poi si svelerà il motivo per cui io scompaio».

I prossimi impegni dell’attore sono di carattere familiare: «Avevo voglia di dedicare più tempo alla mia vita privata: ora voglio fare un lungo viaggio con la famiglia in America e, nel prossimo maggio, voglio finalmente fare il Cammino di Santiago de Compostela». 

Per il saluto a Don Matteo torna anche Flavio Insinna nella divisa del Capitano Anceschi.

vanityfair.it

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